La Matematica per l’integrazione degli allievi disabili

L’apprendimento della matematica può essere ritenuto in gran parte precluso a chi non possiede integre modalità di funzionamento cognitivo o addirittura predisposizioni innate verso di esso. Quale senso può avere lo stare in classe per un allievo che “sa contare fino a cinque”, quando il resto dei compagni sta affrontando concetti matematici sempre più astratti? O ancora: come possono i compagni interagire con un ragazzo disabile in modo reciprocamente arricchente, anche su un piano cognitivo, quando la “diversità” sembra impedire riconoscimenti? Convinzioni, pregiudizi, domande come le precedenti, spesso non espresse, possono condizionare profondamente l’atteggiamento della comunità scolastica e intaccare il principio dell’integrazione stessa. In questo articolo, sulla base di condivisi dati di ricerca in Didattica della matematica, si individuano gli aspetti pedagogici e didattici fondamentali per promuovere una formazione matematica degli studenti disabili all’interno di un contesto di integrazione e di elevazione culturale per tutti.