Il 2011 sarà ricordato come un momento fondamentale nella storia del mondo arabo e del Medio Oriente e Nord Africa in generale. Il dibattito pubblico e scientifico circa il significato proprio degli avvenimenti sembra consolidarsi attorno a tre posizioni: chi sostiene il carat- tere “rivoluzionario” delle mobilitazioni in Tunisia, Egitto, Libia, Yemen, Bahrein e Siria; chi invece preferisce parlare di “rivolte”, come momento importante ma relativo di un più ampio processo di trasformazione in atto in tutta la regione; infine, chi esprime il proprio scetticismo e sostiene la continuità de facto delle istituzioni e delle politiche di governo delle società arabe. Questo saggio fa propria la seconda interpretazione, ossia legge le rivolte del 2011 come momento di un più ampio processo di trasformazione del Medio Oriente e del Nord Africa (Middle East and North Africa, MENA), che inizia piuttosto che concludersi con la deposizione del presidente autoritario di turno. Inoltre, l’autore legge le rivolte del 2011 nel contesto della crisi economica globale e della ridefinizione dei rapporti di potere in ambito internazionale. Il punto di vista pre- scelto è quello della political-economy, ossia dell’interazione costante tra politica ed economia nei processi di sviluppo delle società.
Le rivolte arabe tra storia, economia e politica
TRENTIN, MASSIMILIANO
2013
Abstract
Il 2011 sarà ricordato come un momento fondamentale nella storia del mondo arabo e del Medio Oriente e Nord Africa in generale. Il dibattito pubblico e scientifico circa il significato proprio degli avvenimenti sembra consolidarsi attorno a tre posizioni: chi sostiene il carat- tere “rivoluzionario” delle mobilitazioni in Tunisia, Egitto, Libia, Yemen, Bahrein e Siria; chi invece preferisce parlare di “rivolte”, come momento importante ma relativo di un più ampio processo di trasformazione in atto in tutta la regione; infine, chi esprime il proprio scetticismo e sostiene la continuità de facto delle istituzioni e delle politiche di governo delle società arabe. Questo saggio fa propria la seconda interpretazione, ossia legge le rivolte del 2011 come momento di un più ampio processo di trasformazione del Medio Oriente e del Nord Africa (Middle East and North Africa, MENA), che inizia piuttosto che concludersi con la deposizione del presidente autoritario di turno. Inoltre, l’autore legge le rivolte del 2011 nel contesto della crisi economica globale e della ridefinizione dei rapporti di potere in ambito internazionale. Il punto di vista pre- scelto è quello della political-economy, ossia dell’interazione costante tra politica ed economia nei processi di sviluppo delle società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.