Lettura tripartita di un canto tra i più teatrali della "Commedia", per intero all'insegna dell'iperbole e del ribaltamento (ove si passa dal trionfo del giusto alla sua sconfitta, dalla vittoria della ragione al suo smacco): un canto tale, insomma, da suscitare una pluralità di interrogativi nei propri interpreti (dai lettori più antichi, quali Boccaccio e Benvenuto, ai moderni, come Borgese, Bosco, Bacchelli, Sanguineti, Forti, Picone), che si sono particolarmente cimentati intorno a temi aristotelici e tomistici, come quello dell'ira mala e dell'ira giusta, della vera e della falsa magnanimità, sino ad affrontare il gran tema teologico finale dei limiti della ragione non soccorsa dalla Grazia, ossia del dramma tutto cristiano di chi, postosi eroicamente sulla via della "imitatio Christi", colpevolmente dispera della propria salvezza.
A. Cottignoli (2012). Inferno VIII. Il dramma dell'ira e della salvezza senza Grazia. Bologna : BONONIA UNIVERSITY PRESS.
Inferno VIII. Il dramma dell'ira e della salvezza senza Grazia
COTTIGNOLI, ALFREDO
2012
Abstract
Lettura tripartita di un canto tra i più teatrali della "Commedia", per intero all'insegna dell'iperbole e del ribaltamento (ove si passa dal trionfo del giusto alla sua sconfitta, dalla vittoria della ragione al suo smacco): un canto tale, insomma, da suscitare una pluralità di interrogativi nei propri interpreti (dai lettori più antichi, quali Boccaccio e Benvenuto, ai moderni, come Borgese, Bosco, Bacchelli, Sanguineti, Forti, Picone), che si sono particolarmente cimentati intorno a temi aristotelici e tomistici, come quello dell'ira mala e dell'ira giusta, della vera e della falsa magnanimità, sino ad affrontare il gran tema teologico finale dei limiti della ragione non soccorsa dalla Grazia, ossia del dramma tutto cristiano di chi, postosi eroicamente sulla via della "imitatio Christi", colpevolmente dispera della propria salvezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.