Il volume sintetizza inizialmente (primo capitolo) i nuclei di interesse nella gestione delle risorse umane che la letteratura specialistica ha da tempo messo in evidenza, ma che nell’attuale fase di cambiamento del lavoro, dei contesti organizzativi e degli stessi lavoratori ritornano in primo piano come problemi da affrontare. Il secondo capitolo parte dalla nota distinzione tra carriera oggettiva e soggettiva mostrando come al tendenziale declino della prima corrisponda l’aumento di importanza della seconda. Si pone attenzione al significato di questo costrutto collegandolo con i processi di socializzazione lavorativa e organizzativa e con gli effetti che le tattiche messe in atto dalle organizzazioni producono nel delineare percorsi di carriera più o meno soddisfacenti. Ma è oggi possibile continuare a parlare di carriera? L’analisi critica della nozione di «nuove carriere» apre la strada al ruolo proattivo delle persone nel gestire le loro carriere, potenziando quelle risorse personali e situazionali che rendono possibile il self-management. Assumendo tale prospettiva, il terzo capitolo esplora il costrutto di àncore di carriera riprendendo l’elaborazione originale di Schein e mostrando i suoi ascendenti teorici e le connessioni con altri approcci relativi al self professionale. In particolare, si dà conto dell’evoluzione del costrutto e dei suoi arricchimenti emersi con la ricerca empirica nonché della gamma di funzioni conoscitive e operative oggi attribuibili alle àncore. Nel quarto capitolo si dedica ampio spazio alle metodologie usate per la ricerca sulle àncore e per gli interventi consulenziali basati su questo costrutto. Vengono trattati differenti tipi di strumenti, sia quantitativi che qualitativi, descritti in modo puntuale anche sulla base di esemplificazioni. Il quinto e sesto capitolo sono strettamente integrati. Entrambi si riferiscono a interventi di sostegno alla costruzione personale della carriera realizzabili nelle diverse fasi di sviluppo della persona. Nel quinto capitolo si mette in risalto la possibilità di arricchire tali interventi intra-organizzativi introducendo la logica e gli strumenti delle àncore di carriera per facilitare il raggiungimento di una migliore congruenza tra orientamenti della persona e caratteristiche della realtà lavorativa. Nel sesto capitolo lo sguardo è rivolto all’esterno della singola organizzazione, ovvero verso i diversi attori sociali (sistema formativo, servizi pubblici e privati di orientamento e di placement, centri per l’impiego, società di outplacement, ecc.) che svolgono funzioni rilevanti nell’attuazione di politiche attive del lavoro. Anche in questo caso l’utilizzo dei dispositivi connessi alle àncore di carriera può rendere disponibile alla persona spazi di sostegno, funzionali al suo sforzo di autoregolare e dirigere il suo cammino socio-professionale.
Toderi S., Sarchielli G. (2013). Sviluppare la carriera lavorativa. Risorse personali e metodi d'intervento. BOLOGNA : Il Mulino.
Sviluppare la carriera lavorativa. Risorse personali e metodi d'intervento
TODERI, STEFANO;SARCHIELLI, GUIDO
2013
Abstract
Il volume sintetizza inizialmente (primo capitolo) i nuclei di interesse nella gestione delle risorse umane che la letteratura specialistica ha da tempo messo in evidenza, ma che nell’attuale fase di cambiamento del lavoro, dei contesti organizzativi e degli stessi lavoratori ritornano in primo piano come problemi da affrontare. Il secondo capitolo parte dalla nota distinzione tra carriera oggettiva e soggettiva mostrando come al tendenziale declino della prima corrisponda l’aumento di importanza della seconda. Si pone attenzione al significato di questo costrutto collegandolo con i processi di socializzazione lavorativa e organizzativa e con gli effetti che le tattiche messe in atto dalle organizzazioni producono nel delineare percorsi di carriera più o meno soddisfacenti. Ma è oggi possibile continuare a parlare di carriera? L’analisi critica della nozione di «nuove carriere» apre la strada al ruolo proattivo delle persone nel gestire le loro carriere, potenziando quelle risorse personali e situazionali che rendono possibile il self-management. Assumendo tale prospettiva, il terzo capitolo esplora il costrutto di àncore di carriera riprendendo l’elaborazione originale di Schein e mostrando i suoi ascendenti teorici e le connessioni con altri approcci relativi al self professionale. In particolare, si dà conto dell’evoluzione del costrutto e dei suoi arricchimenti emersi con la ricerca empirica nonché della gamma di funzioni conoscitive e operative oggi attribuibili alle àncore. Nel quarto capitolo si dedica ampio spazio alle metodologie usate per la ricerca sulle àncore e per gli interventi consulenziali basati su questo costrutto. Vengono trattati differenti tipi di strumenti, sia quantitativi che qualitativi, descritti in modo puntuale anche sulla base di esemplificazioni. Il quinto e sesto capitolo sono strettamente integrati. Entrambi si riferiscono a interventi di sostegno alla costruzione personale della carriera realizzabili nelle diverse fasi di sviluppo della persona. Nel quinto capitolo si mette in risalto la possibilità di arricchire tali interventi intra-organizzativi introducendo la logica e gli strumenti delle àncore di carriera per facilitare il raggiungimento di una migliore congruenza tra orientamenti della persona e caratteristiche della realtà lavorativa. Nel sesto capitolo lo sguardo è rivolto all’esterno della singola organizzazione, ovvero verso i diversi attori sociali (sistema formativo, servizi pubblici e privati di orientamento e di placement, centri per l’impiego, società di outplacement, ecc.) che svolgono funzioni rilevanti nell’attuazione di politiche attive del lavoro. Anche in questo caso l’utilizzo dei dispositivi connessi alle àncore di carriera può rendere disponibile alla persona spazi di sostegno, funzionali al suo sforzo di autoregolare e dirigere il suo cammino socio-professionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.