A livello privato e domestico le donne costruiscono la loro quotidianità e tessono le relazioni sociali anche attraverso la gestione di piccoli segreti, occultamenti e dissimulazioni. Fra le donne hadiya dell'Etiopia centrale, lo stile retorico e le strategie di comunicazione sono strettamente connesse alla gestione dei segreti. Questo è particolarmente evidente nelle conversazioni informali e nel gossip dove le donne non solo parlano di se stesse, ma manifestano con ambiguità e tatticismo piccole lotte e rivendicazioni concernenti la comunità più ampia e trascendendo spesso la dimensione locale. Attraverso questo caso etnografico viene rilevata la dimensione manifesta e aperta dei segreti: benché si tratti di piccoli segreti esterni a contesti rituali e formalizzati, il loro occultamento e la loro sapiente rivelazione permettono di strutturare le relazioni sociali e contribuiscono a negoziare gli status, le gerarchie e il rapporto con l'osservatore esterno. Tutto ciò permette di riflettere criticamente su una ennesima dicotomia pensata spesso come "naturale" e scontata, ma che invece è profondamente culturale: la dicotomia fra ambito pubblico e ambito privato. Gran parte dei segreti non sembrano, dopotutto, essere faccende private e gli antropologi, interessati ai significati pubblici e alle relazioni fra individui e fra gruppi, trovano nei segreti un tema di indagine stimolante su cui riflettere anche in termini comparativi.
PEVERI V. (2007). I piccoli luoghi del segreto: strategie critiche e collettive fra le donne hadiya (Etiopia). MILANO : CUEM.
I piccoli luoghi del segreto: strategie critiche e collettive fra le donne hadiya (Etiopia)
PEVERI, VALENTINA
2007
Abstract
A livello privato e domestico le donne costruiscono la loro quotidianità e tessono le relazioni sociali anche attraverso la gestione di piccoli segreti, occultamenti e dissimulazioni. Fra le donne hadiya dell'Etiopia centrale, lo stile retorico e le strategie di comunicazione sono strettamente connesse alla gestione dei segreti. Questo è particolarmente evidente nelle conversazioni informali e nel gossip dove le donne non solo parlano di se stesse, ma manifestano con ambiguità e tatticismo piccole lotte e rivendicazioni concernenti la comunità più ampia e trascendendo spesso la dimensione locale. Attraverso questo caso etnografico viene rilevata la dimensione manifesta e aperta dei segreti: benché si tratti di piccoli segreti esterni a contesti rituali e formalizzati, il loro occultamento e la loro sapiente rivelazione permettono di strutturare le relazioni sociali e contribuiscono a negoziare gli status, le gerarchie e il rapporto con l'osservatore esterno. Tutto ciò permette di riflettere criticamente su una ennesima dicotomia pensata spesso come "naturale" e scontata, ma che invece è profondamente culturale: la dicotomia fra ambito pubblico e ambito privato. Gran parte dei segreti non sembrano, dopotutto, essere faccende private e gli antropologi, interessati ai significati pubblici e alle relazioni fra individui e fra gruppi, trovano nei segreti un tema di indagine stimolante su cui riflettere anche in termini comparativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.