Il lavoro analizza un particolare sito della memoria, il Museo per la Memoria di Ustica a Bologna mettendone specialmente in luce i giochi ottici e la dimensione percettiva e sensoriale della visione. La complessa articolazione della dimensione scopica proposta da Eric Landowski si rivela particolarmente utile nel caso di quei luoghi specificamente dedicati alla visione, luoghi cioè dove ci si reca soprattutto animati da un voler vedere. I musei sono senz’alcun dubbio esempi prototipici di luoghi di questo tipo; all’interno di questa vasta categoria se ne può individuare una sottospecie più specifica costituita dai musei della memoria, luoghi specificamente dedicati alla memoria di un evento traumatico. Il caso analizzato è un museo per la memoria alquanto particolare: il Museo per la Memoria di Ustica a Bologna, realizzato da Christian Boltanski per onorare e conservare la memoria delle vittime di un disastro aereo che si rivelò ben presto un vero e proprio episodio di guerra. Il Museo per Ustica è un oggetto semiotico complesso, che permette molte e diversificate letture. L'analisi mette soprattutto in luce le dinamiche della visione, e il ruolo che lo spettatore viene a rivestire in esse.
Violi P. (2013). Giochi ottici e memoria. La dimensione scopica nel Museo per la Memoria di Ustica. SAN PAULO : Editiones Estaçao das Letras e Cores e Editora CPS.
Giochi ottici e memoria. La dimensione scopica nel Museo per la Memoria di Ustica
VIOLI, MARIA PATRIZIA
2013
Abstract
Il lavoro analizza un particolare sito della memoria, il Museo per la Memoria di Ustica a Bologna mettendone specialmente in luce i giochi ottici e la dimensione percettiva e sensoriale della visione. La complessa articolazione della dimensione scopica proposta da Eric Landowski si rivela particolarmente utile nel caso di quei luoghi specificamente dedicati alla visione, luoghi cioè dove ci si reca soprattutto animati da un voler vedere. I musei sono senz’alcun dubbio esempi prototipici di luoghi di questo tipo; all’interno di questa vasta categoria se ne può individuare una sottospecie più specifica costituita dai musei della memoria, luoghi specificamente dedicati alla memoria di un evento traumatico. Il caso analizzato è un museo per la memoria alquanto particolare: il Museo per la Memoria di Ustica a Bologna, realizzato da Christian Boltanski per onorare e conservare la memoria delle vittime di un disastro aereo che si rivelò ben presto un vero e proprio episodio di guerra. Il Museo per Ustica è un oggetto semiotico complesso, che permette molte e diversificate letture. L'analisi mette soprattutto in luce le dinamiche della visione, e il ruolo che lo spettatore viene a rivestire in esse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.