Il lavoro presenta un approccio esplorativo all’epidemiologia della rogna sarcoptica del camoscio, implementato in provincia di Belluno attraverso analisi di serie storiche e un sistema GIS applicati, anche in relazione alle stime di popolazione, su due tipologie di dati: i) animali morti/clinicamente affetti da rogna sarcoptica (1168 ritrovamenti dal 1995 al 2010), ii)animali abbattuti a caccia, clinicamente sani, sottoposti a test ELISA per la ricerca di anticorpi contro Sarcoptes scabiei su estratto polmonare (2735 campioni dal 2001 al 2009). L’unità epidemiologica considerata, superando i confini amministrativi, è stata il “gruppo montuoso”, inteso come area all’interno della quale i contatti intraspecifici sono significativamente maggiori rispetto a quelli tra camosci di gruppi montuosi differenti. L’analisi dei dati storici ha fornito informazioni sul picco di mortalità, confermando come l’impatto della rogna aumenti negli ultimi mesi invernali raggiungendo il massimo nei primi mesi primaverili. Attraverso mappe tematiche, è stato quindi visualizzato l’andamento spaziotemporale della rogna in provincia di Belluno, definendo il fronte epidemico non come singolo/i caso/i in gruppi montuosi precedentemente indenni, ma come il momento in cui l’epidemia, raggiunto il picco di mortalità, è in grado di passare da un gruppo montuoso a un altro o ad altri adiacenti. La velocità media di avanzamento del fronte della malattia è stata stimata in circa 3,5 km/anno. Tale dato è stato corroborato dalla stima della media delle velocità pairwise tra gruppi montuosi, di 5,09±3,68 km/anno. L’analisi dei dati sierologici ha messo in luce una certa costanza di anticipo spaziale e temporale delle sieroconversioni rispetto alla malattia, con i primi casi sieropositivi distanti 25-30 km dal fronte epidemico, e circa 5 anni in anticipo sui primi casi clinici. Questi risultati sono tuttora in corso di valutazione, e saranno esaminati anche alla luce dei dati ottenuti nei confinanti territori di Trento e Bolzano.

Turchetto S., Obber F., Pernumian R., Lorenzetto M., Ferrè N., Dellamaria D., et al. (2012). Epidemiologia spazio-temporale della rogna sarcoptica del camoscio. CAUTERET : sn.

Epidemiologia spazio-temporale della rogna sarcoptica del camoscio

STANCAMPIANO, LAURA;
2012

Abstract

Il lavoro presenta un approccio esplorativo all’epidemiologia della rogna sarcoptica del camoscio, implementato in provincia di Belluno attraverso analisi di serie storiche e un sistema GIS applicati, anche in relazione alle stime di popolazione, su due tipologie di dati: i) animali morti/clinicamente affetti da rogna sarcoptica (1168 ritrovamenti dal 1995 al 2010), ii)animali abbattuti a caccia, clinicamente sani, sottoposti a test ELISA per la ricerca di anticorpi contro Sarcoptes scabiei su estratto polmonare (2735 campioni dal 2001 al 2009). L’unità epidemiologica considerata, superando i confini amministrativi, è stata il “gruppo montuoso”, inteso come area all’interno della quale i contatti intraspecifici sono significativamente maggiori rispetto a quelli tra camosci di gruppi montuosi differenti. L’analisi dei dati storici ha fornito informazioni sul picco di mortalità, confermando come l’impatto della rogna aumenti negli ultimi mesi invernali raggiungendo il massimo nei primi mesi primaverili. Attraverso mappe tematiche, è stato quindi visualizzato l’andamento spaziotemporale della rogna in provincia di Belluno, definendo il fronte epidemico non come singolo/i caso/i in gruppi montuosi precedentemente indenni, ma come il momento in cui l’epidemia, raggiunto il picco di mortalità, è in grado di passare da un gruppo montuoso a un altro o ad altri adiacenti. La velocità media di avanzamento del fronte della malattia è stata stimata in circa 3,5 km/anno. Tale dato è stato corroborato dalla stima della media delle velocità pairwise tra gruppi montuosi, di 5,09±3,68 km/anno. L’analisi dei dati sierologici ha messo in luce una certa costanza di anticipo spaziale e temporale delle sieroconversioni rispetto alla malattia, con i primi casi sieropositivi distanti 25-30 km dal fronte epidemico, e circa 5 anni in anticipo sui primi casi clinici. Questi risultati sono tuttora in corso di valutazione, e saranno esaminati anche alla luce dei dati ottenuti nei confinanti territori di Trento e Bolzano.
2012
30émes Rencontres du GEEFSM - Recueil des Resumes
26
26
Turchetto S., Obber F., Pernumian R., Lorenzetto M., Ferrè N., Dellamaria D., et al. (2012). Epidemiologia spazio-temporale della rogna sarcoptica del camoscio. CAUTERET : sn.
Turchetto S.; Obber F.; Pernumian R.; Lorenzetto M.; Ferrè N.; Dellamaria D.; Stancampiano L.; Rossi L.; Citterio C.V.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/134378
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact