L’articolo si propone di indagare le vicende della grande imprenditoria italiana negli anni del fascismo da un punto di vista apparentemente più laterale: ponendo l’attenzione non sui comportamenti collettivi di quel gruppo sociale ma sulle parole dei singoli; non sugli aspetti economici e politici, sui vantaggi materiali derivanti dall’appoggio al regime, ma sui riferimenti ideologi, sui valori, sui convincimenti diffusi e sulle formule retoriche espresse pubblicamente e privatamente. Ripercorrendo i discorsi, le lettere, i taccuini e le pubblicazioni di alcune personalità altamente significative emerge una serie di elementi ricorrenti che consentono di abbozzare i tratti generali dell’universo culturale e ideologico della grande borghesia italiana negli anni Venti e Trenta. L’antiliberismo, l’idea dello Stato forte, il sentimento di appartenenza nazionale, il rapporto con la modernità e lo strisciante culto per la figura di un capo autorevole e indiscusso caratterizzarono l’universo ideologico e culturale della borghesia industriale italiana e, al tempo stesso, rappresentarono un retroterra comune con i sentimenti e la cultura diffusa degli “uomini nuovi” di Mussolini, capace quindi di contribuire in misura decisiva a favorire l’incontro tra ceti dirigenti economici e fascismo.

Non solo per interesse. Gli industriali e il fascismo / A. Gagliardi. - STAMPA. - (2013), pp. 288-302.

Non solo per interesse. Gli industriali e il fascismo

GAGLIARDI, ALESSIO
2013

Abstract

L’articolo si propone di indagare le vicende della grande imprenditoria italiana negli anni del fascismo da un punto di vista apparentemente più laterale: ponendo l’attenzione non sui comportamenti collettivi di quel gruppo sociale ma sulle parole dei singoli; non sugli aspetti economici e politici, sui vantaggi materiali derivanti dall’appoggio al regime, ma sui riferimenti ideologi, sui valori, sui convincimenti diffusi e sulle formule retoriche espresse pubblicamente e privatamente. Ripercorrendo i discorsi, le lettere, i taccuini e le pubblicazioni di alcune personalità altamente significative emerge una serie di elementi ricorrenti che consentono di abbozzare i tratti generali dell’universo culturale e ideologico della grande borghesia italiana negli anni Venti e Trenta. L’antiliberismo, l’idea dello Stato forte, il sentimento di appartenenza nazionale, il rapporto con la modernità e lo strisciante culto per la figura di un capo autorevole e indiscusso caratterizzarono l’universo ideologico e culturale della borghesia industriale italiana e, al tempo stesso, rappresentarono un retroterra comune con i sentimenti e la cultura diffusa degli “uomini nuovi” di Mussolini, capace quindi di contribuire in misura decisiva a favorire l’incontro tra ceti dirigenti economici e fascismo.
2013
Lo spazio della storia. Studi per Vittorio Vidotto
288
302
Non solo per interesse. Gli industriali e il fascismo / A. Gagliardi. - STAMPA. - (2013), pp. 288-302.
A. Gagliardi
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/134178
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact