In natura, i lipidi insaturi hanno esclusivamente il doppio legame in configurazione cis; di conseguenza, gli isomeri mono-trans degli acidi grassi poli-insaturi (PUFA) possono esclusivamente derivare o da una fonte esogena, ossia dalla dieta, o da un processo endogeno di isomerizzazione della configurazione cis a quella trans in seguito ad un insulto radicalico (stress da radicali liberi). In quest’ultimo caso, l’isomerizzazione avviene tramite un’addizione/eliminazione del tiil radicale al doppio legame cis con generazione della geometria trans (isomeri geometrici). Questi isomeri mono-trans PUFA possono essere considerati dei biomarcatori di stress radicalico nell’analisis di campioni biologici ottenuti da cellule di coltura, da animali e dall’uomo. Il plasma umano è un campione biologico ad elevato interesse lipidomico a causa del suo alto contenuto lipidico. In particolare, la frazione dei colesteril esteri (CE) è di grande importanza nell’analisi lipidomica in quanto la loro biosintesi è strettamente correlata con quella delle lipoproteine e di conseguenza può essere bersaglio dello stress radicalico. I CE sono particolarmente ricchi in PUFA, in prevalenza acido linoleico e arachidonico. Per questo motivo è stato progettato un approccio combinato di chemical biology per la sintesi e l’identificazione di isomeri mono-trans di CE nel plasma umano. Sono stati quindi sintetizzati gli isomeri mono-trans del colesteril linoleato (due C=C) e colesteril arachidonato (quattro C=C) tramite isomerizzazione fotolitica. Una volta caratterizzati tramite varie tecniche analitiche (GC, MS, NMR, IR, Raman), questi composti sono stati utilizzati come riferimento per la loro individuazione nel plasma umano. A tale scopo la spettroscopia Raman è risultata essere estremamente appropriata poiché la banda C=C dei colesteril esteri si trova in posizione differente a seconda della geometria del doppio legame. Sono stati quindi registrati gli spettri dei composti cis e mono-trans sintetizzati e di alcuni campioni di plasma. Negli spettri Raman degli isomeri cis furono visibili due bande dovute ai legami cis del doppio legame nella catena alchilica e dell’anello del colesterolo, mentre in quelli degli isomeri mono-trans apparve anche una nuova componente a 1671 cm-1, attribuibile alla geometria trans del doppio legame. Queste tre componenti furono individuate anche nei colesteril esteri estratti dai campioni di plasma. In conclusione, grazie ad un approccio combinato di sintesi e spettroscopia siamo riusciti ad identificare per la prima volta nel plasma umano gli isomeri mono-trans di CE, che possono essere utilizzati come indicatori di stati di stress radicalico, con promettenti sviluppi sia in medicina sia in biologia.

M. Melchiorre, A. Torreggiani, A. Tinti, C. Chatgilialoglu, C. Ferreri (2012). Identificazione di nuovi biomarcatori di stress radicalico nel plasma umano mediante spettroscopia Raman. BOLOGNA : s.n.

Identificazione di nuovi biomarcatori di stress radicalico nel plasma umano mediante spettroscopia Raman

TINTI, ANNA;
2012

Abstract

In natura, i lipidi insaturi hanno esclusivamente il doppio legame in configurazione cis; di conseguenza, gli isomeri mono-trans degli acidi grassi poli-insaturi (PUFA) possono esclusivamente derivare o da una fonte esogena, ossia dalla dieta, o da un processo endogeno di isomerizzazione della configurazione cis a quella trans in seguito ad un insulto radicalico (stress da radicali liberi). In quest’ultimo caso, l’isomerizzazione avviene tramite un’addizione/eliminazione del tiil radicale al doppio legame cis con generazione della geometria trans (isomeri geometrici). Questi isomeri mono-trans PUFA possono essere considerati dei biomarcatori di stress radicalico nell’analisis di campioni biologici ottenuti da cellule di coltura, da animali e dall’uomo. Il plasma umano è un campione biologico ad elevato interesse lipidomico a causa del suo alto contenuto lipidico. In particolare, la frazione dei colesteril esteri (CE) è di grande importanza nell’analisi lipidomica in quanto la loro biosintesi è strettamente correlata con quella delle lipoproteine e di conseguenza può essere bersaglio dello stress radicalico. I CE sono particolarmente ricchi in PUFA, in prevalenza acido linoleico e arachidonico. Per questo motivo è stato progettato un approccio combinato di chemical biology per la sintesi e l’identificazione di isomeri mono-trans di CE nel plasma umano. Sono stati quindi sintetizzati gli isomeri mono-trans del colesteril linoleato (due C=C) e colesteril arachidonato (quattro C=C) tramite isomerizzazione fotolitica. Una volta caratterizzati tramite varie tecniche analitiche (GC, MS, NMR, IR, Raman), questi composti sono stati utilizzati come riferimento per la loro individuazione nel plasma umano. A tale scopo la spettroscopia Raman è risultata essere estremamente appropriata poiché la banda C=C dei colesteril esteri si trova in posizione differente a seconda della geometria del doppio legame. Sono stati quindi registrati gli spettri dei composti cis e mono-trans sintetizzati e di alcuni campioni di plasma. Negli spettri Raman degli isomeri cis furono visibili due bande dovute ai legami cis del doppio legame nella catena alchilica e dell’anello del colesterolo, mentre in quelli degli isomeri mono-trans apparve anche una nuova componente a 1671 cm-1, attribuibile alla geometria trans del doppio legame. Queste tre componenti furono individuate anche nei colesteril esteri estratti dai campioni di plasma. In conclusione, grazie ad un approccio combinato di sintesi e spettroscopia siamo riusciti ad identificare per la prima volta nel plasma umano gli isomeri mono-trans di CE, che possono essere utilizzati come indicatori di stati di stress radicalico, con promettenti sviluppi sia in medicina sia in biologia.
2012
GISR 2012, II Congresso Nazionale di Spettroscopie Raman ed Effetti Ottici Non Lineari, Bologna, 6-8 Giugno 2012
PO-32
PO-32
M. Melchiorre, A. Torreggiani, A. Tinti, C. Chatgilialoglu, C. Ferreri (2012). Identificazione di nuovi biomarcatori di stress radicalico nel plasma umano mediante spettroscopia Raman. BOLOGNA : s.n.
M. Melchiorre; A. Torreggiani; A. Tinti; C. Chatgilialoglu; C. Ferreri
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