"Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto" è il primo libro in lingua italiana che ricostruisce e spiega i molteplici aspetti e le ragioni dell’attuale dibattito sulla tortura; un dibattito sorprendente per l’ampiezza e il vigore, scandaloso per il fulcro problematico attorno al quale ruota: È legittima ed auspicabile la legalizzazione della tortura? Il libro scritto a quattro mani da Massimo La Torre e da Marina Lalatta Costerbosa affronta in modo diretto ed agile questo tema scabroso, mostrando la necessità morale e giuridica di una risposta a tale interrogativo. A questa risposta - che è senza eccezioni negativa – si giunge ripercorrendo la storia e la “dottrina” della tortura, con specifica attenzione alla fitta rete di argomentazioni e di principi e teorie mobilizzate a suo sostegno o a sua condanna. La storia qui serve come una sorta di giurisprudenza della morale, che prepara e fornisce lo sfondo concreto della validità di criteri normativi forti. Questo libro è un invito a riflettere su un tema che sarebbe dovuto restare bandito una volta per sempre a partire dalla fine dell’Età dei Lumi, e che invece è tornato inaspettatamente alla ribalta nel nostro tempo. È la proposta di un originale percorso di approfondimento della questione della tortura, volto a documentare, far ordine, definire, e infine giudicare.
M. Lalatta Costerbosa, M. La Torre (2013). Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto. BOLOGNA : IL MULINO.
Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto
LALATTA COSTERBOSA, MARINA;
2013
Abstract
"Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto" è il primo libro in lingua italiana che ricostruisce e spiega i molteplici aspetti e le ragioni dell’attuale dibattito sulla tortura; un dibattito sorprendente per l’ampiezza e il vigore, scandaloso per il fulcro problematico attorno al quale ruota: È legittima ed auspicabile la legalizzazione della tortura? Il libro scritto a quattro mani da Massimo La Torre e da Marina Lalatta Costerbosa affronta in modo diretto ed agile questo tema scabroso, mostrando la necessità morale e giuridica di una risposta a tale interrogativo. A questa risposta - che è senza eccezioni negativa – si giunge ripercorrendo la storia e la “dottrina” della tortura, con specifica attenzione alla fitta rete di argomentazioni e di principi e teorie mobilizzate a suo sostegno o a sua condanna. La storia qui serve come una sorta di giurisprudenza della morale, che prepara e fornisce lo sfondo concreto della validità di criteri normativi forti. Questo libro è un invito a riflettere su un tema che sarebbe dovuto restare bandito una volta per sempre a partire dalla fine dell’Età dei Lumi, e che invece è tornato inaspettatamente alla ribalta nel nostro tempo. È la proposta di un originale percorso di approfondimento della questione della tortura, volto a documentare, far ordine, definire, e infine giudicare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.