La forte evoluzione della chimica nel secolo XIX e l’estendersi delle sue applicazioni in campo industriale, favorite dalla comparsa dei primi chimici di professione, ha indotto alcuni Autori a definirlo il secolo della chimica. Cominciando dal brevetto Leblanc per la sintesi della soda (1790) e dalla nascita delle fabbriche che ne iniziarono la produzione, si può paragonare lo sviluppo dell’industria chimica a quello dell’industria tessile e metallurgica. Non fu improvviso, ma affondava le sue radici in un patrimonio di conoscenze secolari che con la “rivoluzione chimica” della seconda metà del ‘700 erano state illuminate da teorie più moderne, riorganizzate in un insieme coerente e valorizzate da nuove forme di comunicazione. L’applicazione razionale della nuova chimica a processi tecnici già noti permise di migliorarli ma, con l’800, lo sviluppo del sapere “teorico” in chimica consolidò ulteriormente la disciplina e la rese protagonista della rivoluzione industriale . Questa rassegna si limita ai paradigmi e si occuperà dell’evoluzione di alcune teorie nel periodo considerato, senza dimenticare i protagonisti. E’ divisa in cinque punti: (ì) Teoria atomico-molecolare; (ìì) Elettrochimica e dualismo; (ììì) Valenza, costituzione e struttura: (ìv) Periodicità delle proprietà chimiche; (v) Evoluzione dei sistemi chimici. Sarà preceduta da un breve collegamento fra la chimica settecentesca e la prima rivoluzione industriale. Si chiude con uno sguardo alla storia della chimica locale e alla nascita della fotochimica inorganica che le conferisce risalto internazionale.
M. Taddia (2012). Paradigmi, teorie e personaggi della chimica nell’Ottocento. BOLOGNA : CLUEB.
Paradigmi, teorie e personaggi della chimica nell’Ottocento
TADDIA, MARCO
2012
Abstract
La forte evoluzione della chimica nel secolo XIX e l’estendersi delle sue applicazioni in campo industriale, favorite dalla comparsa dei primi chimici di professione, ha indotto alcuni Autori a definirlo il secolo della chimica. Cominciando dal brevetto Leblanc per la sintesi della soda (1790) e dalla nascita delle fabbriche che ne iniziarono la produzione, si può paragonare lo sviluppo dell’industria chimica a quello dell’industria tessile e metallurgica. Non fu improvviso, ma affondava le sue radici in un patrimonio di conoscenze secolari che con la “rivoluzione chimica” della seconda metà del ‘700 erano state illuminate da teorie più moderne, riorganizzate in un insieme coerente e valorizzate da nuove forme di comunicazione. L’applicazione razionale della nuova chimica a processi tecnici già noti permise di migliorarli ma, con l’800, lo sviluppo del sapere “teorico” in chimica consolidò ulteriormente la disciplina e la rese protagonista della rivoluzione industriale . Questa rassegna si limita ai paradigmi e si occuperà dell’evoluzione di alcune teorie nel periodo considerato, senza dimenticare i protagonisti. E’ divisa in cinque punti: (ì) Teoria atomico-molecolare; (ìì) Elettrochimica e dualismo; (ììì) Valenza, costituzione e struttura: (ìv) Periodicità delle proprietà chimiche; (v) Evoluzione dei sistemi chimici. Sarà preceduta da un breve collegamento fra la chimica settecentesca e la prima rivoluzione industriale. Si chiude con uno sguardo alla storia della chimica locale e alla nascita della fotochimica inorganica che le conferisce risalto internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


