Nella manualistica letteraria, compresa quella di dimensioni rilevanti, il saggio viene spesso dimenticato o integrato in capitoli relativi alla produzione artistica o filosofica, e i suoi autori confusi con i politologi (soprattutto in ispanoamerica)o con i filosofi puri (in Spagna). A tale confusione si aggiunge la titubanza dei ricercatori sul presunto limite storico del saggio. Per alcuni storici della letteratura e dei generi letterari i primi testi si possono far risalire al medioevo, mentre per altri la diffusione dell'illuminismo determinò, grazie all'importanza concessa all'ideologia, l'iniziò del genere saggistico. I componenti del progetto intendono dimostrare -grazie a saggi precedenti quali il già citato volume "La prosa no ficcional..." e ad altri futuri- che il genere "saggio" non iniziò prima della seconda metà del XIX secolo ed ebbe la sua maggiore diffusione durante il XX secolo, non riducendosi all'esclusivamente letterario ma includendo argomenti scientifici, filosofici e, in misura minore, politici in considerazione del fatto che tra le caratteristiche definitorie del genere c'è la volontà di ricerca stilistica, fenomeno difficilmente riscontrabile negli scritti di carattere politico. Chiarita, attraverso il "testo vivo", l'essenza e la definizione del genere, il progetto si propone come secondo obbiettivo lo studio storico del saggio in Spagna e Ispanoamerica tra il 1914 e il 1945. Si intende ottenere, dai differenti lavori dei vari gruppi di ricerca, un risultato omogeneo dal punto di vista temporale, geografico e tematico. I componenti dovranno, concessa ad ognuno la propria libertà di ricerca, occuparsi di settori concreti, con l'obbiettivo che i risultati non si riducano ad una serie disordinata di punti di vista ma piuttosto ad un tutto armonico e onnicomprensivo. In questo modo si otterranno un punto di riferimento per futuri lavori di ricerca e una maggiore possibilità di pubblicare i risultati con una casa editrice di grande prestigio.

Il saggio in Spagna e Ispanoamerica tra il 1914 e il 1945

BETTI, SILVIA;
2005

Abstract

Nella manualistica letteraria, compresa quella di dimensioni rilevanti, il saggio viene spesso dimenticato o integrato in capitoli relativi alla produzione artistica o filosofica, e i suoi autori confusi con i politologi (soprattutto in ispanoamerica)o con i filosofi puri (in Spagna). A tale confusione si aggiunge la titubanza dei ricercatori sul presunto limite storico del saggio. Per alcuni storici della letteratura e dei generi letterari i primi testi si possono far risalire al medioevo, mentre per altri la diffusione dell'illuminismo determinò, grazie all'importanza concessa all'ideologia, l'iniziò del genere saggistico. I componenti del progetto intendono dimostrare -grazie a saggi precedenti quali il già citato volume "La prosa no ficcional..." e ad altri futuri- che il genere "saggio" non iniziò prima della seconda metà del XIX secolo ed ebbe la sua maggiore diffusione durante il XX secolo, non riducendosi all'esclusivamente letterario ma includendo argomenti scientifici, filosofici e, in misura minore, politici in considerazione del fatto che tra le caratteristiche definitorie del genere c'è la volontà di ricerca stilistica, fenomeno difficilmente riscontrabile negli scritti di carattere politico. Chiarita, attraverso il "testo vivo", l'essenza e la definizione del genere, il progetto si propone come secondo obbiettivo lo studio storico del saggio in Spagna e Ispanoamerica tra il 1914 e il 1945. Si intende ottenere, dai differenti lavori dei vari gruppi di ricerca, un risultato omogeneo dal punto di vista temporale, geografico e tematico. I componenti dovranno, concessa ad ognuno la propria libertà di ricerca, occuparsi di settori concreti, con l'obbiettivo che i risultati non si riducano ad una serie disordinata di punti di vista ma piuttosto ad un tutto armonico e onnicomprensivo. In questo modo si otterranno un punto di riferimento per futuri lavori di ricerca e una maggiore possibilità di pubblicare i risultati con una casa editrice di grande prestigio.
2005
2006
P. L. Crovetto; S. Betti (partecipante); M. Cipolloni (responsabile locale)
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