Si tratta di un'analisi in duplice prospettiva storica e ermeneutica dell'opera di Olga Soldatova, uno dei nomi più illustri del panorama artistico russo contemporaneo, autrice di numerose mostre personali e collettive sia in Russia che all'estero (cfr. in particolare la sua partecipazione alla Biennale Arte di Venezia 2009). La sua opera infatti trae ispirazione in una rivisitazione originalissimi e critica del "grande stile" dell'epoca staliniana, di cui riprende moduli e atmosfere riadattandoli al contesto quotidiano. Antologiche le sue reinterpretazioni, tra gli altri, di Malevic, Dejneka, Rodchenko (antologica altresì la sua reinterpretazione della copertina del famosissimo almanacco "Poschecina obschestvennomu vkusu, manifesto del futurismo russo), in una rilettura del passato intrisa di un vitalismo tutto moderno. Motivi letterari, iconografici - ma anche cinematografici e più intrinsecamente narrativi - rivivono in un originalissimo "Igra v biser" (The Glass Bead Game) di hessiana memoria, in cui alla realizzazione del testo artistico partecipa la manualità sapiente e antica delle botteghe artigianali di Tver'. Una delle cifre più riconoscibili della modernità artistica russa contemporanea, un'opera in cui "etica" e "estetica" trovano una nuova, superiore conciliazione, a dispetto di tante derive interpretative delle moderne avanguardie.
O.S.: Born under the Sign of Freedom / M. De Michiel. - STAMPA. - (2012), pp. 66-71.
O.S.: Born under the Sign of Freedom
DE MICHIEL, MARGHERITA
2012
Abstract
Si tratta di un'analisi in duplice prospettiva storica e ermeneutica dell'opera di Olga Soldatova, uno dei nomi più illustri del panorama artistico russo contemporaneo, autrice di numerose mostre personali e collettive sia in Russia che all'estero (cfr. in particolare la sua partecipazione alla Biennale Arte di Venezia 2009). La sua opera infatti trae ispirazione in una rivisitazione originalissimi e critica del "grande stile" dell'epoca staliniana, di cui riprende moduli e atmosfere riadattandoli al contesto quotidiano. Antologiche le sue reinterpretazioni, tra gli altri, di Malevic, Dejneka, Rodchenko (antologica altresì la sua reinterpretazione della copertina del famosissimo almanacco "Poschecina obschestvennomu vkusu, manifesto del futurismo russo), in una rilettura del passato intrisa di un vitalismo tutto moderno. Motivi letterari, iconografici - ma anche cinematografici e più intrinsecamente narrativi - rivivono in un originalissimo "Igra v biser" (The Glass Bead Game) di hessiana memoria, in cui alla realizzazione del testo artistico partecipa la manualità sapiente e antica delle botteghe artigianali di Tver'. Una delle cifre più riconoscibili della modernità artistica russa contemporanea, un'opera in cui "etica" e "estetica" trovano una nuova, superiore conciliazione, a dispetto di tante derive interpretative delle moderne avanguardie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.