Nel suo libro del 2009 "Un piano per salvare il pianeta", Stern afferma che non c'è più tempo: la crisi climatico-ambientale ci pone davanti a vincoli che implicano un cambiamento profondo e deciso per il nostro pianeta e per le generazioni future. Il modo in cui produciamo e consumiamo ci colloca infatti ben al di sopra delle nostre possibilità, in primis quelle energetiche: la prima parte del contributo si occupa di questo aspetto. Nella seconda parte si analizza il caso del consumo di suolo in Italia come fattore portante dell'attuale modello di sviluppo e come emblema della crisi climatica, ambientale, economica e sociale che stiamo attraversando. Nella terza parte viene richiamato un modello, peraltro tutto da costruire, che trae origine dalla cultura di matrice rurale delle classi subalterne del nostro Paese, che chiamiamo cultura dell'essenzialità. Tale cultura ha al suo interno dei tratti di "sobrietà naturale" che possono orientare verso una maggiore sostenibilità, più giusta per tutti e costituire ispirazione per azioni di comunicazione e di marketing.
G. Pieretti (2012). Dal greenwashing al green marketing: il caso del consumo di suolo. MILANO : FrancoAngeli.
Dal greenwashing al green marketing: il caso del consumo di suolo
PIERETTI, GIOVANNI
2012
Abstract
Nel suo libro del 2009 "Un piano per salvare il pianeta", Stern afferma che non c'è più tempo: la crisi climatico-ambientale ci pone davanti a vincoli che implicano un cambiamento profondo e deciso per il nostro pianeta e per le generazioni future. Il modo in cui produciamo e consumiamo ci colloca infatti ben al di sopra delle nostre possibilità, in primis quelle energetiche: la prima parte del contributo si occupa di questo aspetto. Nella seconda parte si analizza il caso del consumo di suolo in Italia come fattore portante dell'attuale modello di sviluppo e come emblema della crisi climatica, ambientale, economica e sociale che stiamo attraversando. Nella terza parte viene richiamato un modello, peraltro tutto da costruire, che trae origine dalla cultura di matrice rurale delle classi subalterne del nostro Paese, che chiamiamo cultura dell'essenzialità. Tale cultura ha al suo interno dei tratti di "sobrietà naturale" che possono orientare verso una maggiore sostenibilità, più giusta per tutti e costituire ispirazione per azioni di comunicazione e di marketing.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.