Numerosi autori, negli ultimi 30-35 anni, hanno ripreso a far centro, in materia di giustizia distributiva, sul concetto di merito, soprattutto in connessione con la critica che ne ha fatto John Rawls. Gli oppositori di Rawls (ad esempio Joel Feinberg) a loro volta assumono che un merito sia un dato primitivo, il quale si dà indipendentemente da noi, come attributo intrinseco di un atto o di un soggetto, e che ogni essere razionale può riscontrare senza bisogno di mediazioni istituzionali. Le istituzioni lo riconoscono, non lo creano; o meglio sono tenute a riconoscerlo per essere giuste. Questo contributo è dedicato a contrastare questa posizione.
R. Brigati (2012). Merito individuale e pratiche sociali. BOLOGNA : D.u.press.
Merito individuale e pratiche sociali
BRIGATI, ROBERTO
2012
Abstract
Numerosi autori, negli ultimi 30-35 anni, hanno ripreso a far centro, in materia di giustizia distributiva, sul concetto di merito, soprattutto in connessione con la critica che ne ha fatto John Rawls. Gli oppositori di Rawls (ad esempio Joel Feinberg) a loro volta assumono che un merito sia un dato primitivo, il quale si dà indipendentemente da noi, come attributo intrinseco di un atto o di un soggetto, e che ogni essere razionale può riscontrare senza bisogno di mediazioni istituzionali. Le istituzioni lo riconoscono, non lo creano; o meglio sono tenute a riconoscerlo per essere giuste. Questo contributo è dedicato a contrastare questa posizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.