Nel corso degli anni la chirurgia ha conosciuto un notevole sviluppo, essa non solo cerca di porre rimedio alla patologia, ma anche di minimizzare i disagi dovuti all’intervento e ottimizzare il successo terapeutico. La chirurgia mini-invasiva si propone di raggiungere gli stessi obiettivi delle tecniche chirurgiche classiche, sfruttando però delle vie di accesso agli organi che riducano al minimo il trauma chirurgico per il paziente. Tuttavia la chirurgia mini-invasiva non è una pratica del tutto priva di rischi. Sono possibili complicanze intraoperatorie, alcune molto gravi, dovute soprattutto all’iniziale inesperienza dell’operatore. La grande novità per il chirurgo che si avvicina alla laparoscopia è il dover operare con una visione bidimensionale che appiattisce la profondità del campo operatorio; inoltre la strumentazione mini-invasiva nega al chirurgo la sensazione tattile caratteristica del gesto operatorio. Questa trattazione intende offrire le nozioni di base della chirurgia mini-invasiva (con particolare riferimento a quella pediatrica), avvalendosi dello sviluppo e della diffusione dei sistemi di simulazione e di training chirurgico offrono una valida opportunità di insegnare e di provare l’abilità nell’eseguire pratiche endoscopiche (laparoscopia, toracoscopia, retroperitoneoscopia, chirurgia videoassisitita), al di fuori dell’ambiente operatorio.
Training propedeutico e nozioni tecniche di base in chirurgia mini-invasiva pediatrica / Lima M; Gargano T. - STAMPA. - (2012), pp. 1-82.
Training propedeutico e nozioni tecniche di base in chirurgia mini-invasiva pediatrica
LIMA, MARIO;GARGANO, TOMMASO
2012
Abstract
Nel corso degli anni la chirurgia ha conosciuto un notevole sviluppo, essa non solo cerca di porre rimedio alla patologia, ma anche di minimizzare i disagi dovuti all’intervento e ottimizzare il successo terapeutico. La chirurgia mini-invasiva si propone di raggiungere gli stessi obiettivi delle tecniche chirurgiche classiche, sfruttando però delle vie di accesso agli organi che riducano al minimo il trauma chirurgico per il paziente. Tuttavia la chirurgia mini-invasiva non è una pratica del tutto priva di rischi. Sono possibili complicanze intraoperatorie, alcune molto gravi, dovute soprattutto all’iniziale inesperienza dell’operatore. La grande novità per il chirurgo che si avvicina alla laparoscopia è il dover operare con una visione bidimensionale che appiattisce la profondità del campo operatorio; inoltre la strumentazione mini-invasiva nega al chirurgo la sensazione tattile caratteristica del gesto operatorio. Questa trattazione intende offrire le nozioni di base della chirurgia mini-invasiva (con particolare riferimento a quella pediatrica), avvalendosi dello sviluppo e della diffusione dei sistemi di simulazione e di training chirurgico offrono una valida opportunità di insegnare e di provare l’abilità nell’eseguire pratiche endoscopiche (laparoscopia, toracoscopia, retroperitoneoscopia, chirurgia videoassisitita), al di fuori dell’ambiente operatorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.