Nel saggio viene discussa la relazione di disaccordo doxastico intermondano nelle sue varianti proposizionale e attitudinale. Gli autori sostengono due tesi. La prima è che, per avere uno stato di disaccordo doxastico intermondano di tipo attitudinale, è necessario che le affermazioni o le credenze coinvolte vertano non sulla medesima circostanza di valutazione, ma su circostanze di valutazione sufficientemente simili sotto i profili pertinenti. La seconda è che l'impressione che sia possibile descrivere perspicuamente come situazioni di disaccordo intermondano le situazioni in cui gli atteggiamenti di individui appartenenti a mondi possibili differenti sono tali che l’accuratezza dell’uno preclude l’accuratezza dell’altro è un artefatto dell’adozione del gergo realistico dei mondi possibili e delle controparti.
Moruzzi, S., Volpe, G. (2012). Che cosa serve per essere in disaccordo?. MILANO : Mimesis.
Che cosa serve per essere in disaccordo?
MORUZZI, SEBASTIANO;VOLPE, GIORGIO
2012
Abstract
Nel saggio viene discussa la relazione di disaccordo doxastico intermondano nelle sue varianti proposizionale e attitudinale. Gli autori sostengono due tesi. La prima è che, per avere uno stato di disaccordo doxastico intermondano di tipo attitudinale, è necessario che le affermazioni o le credenze coinvolte vertano non sulla medesima circostanza di valutazione, ma su circostanze di valutazione sufficientemente simili sotto i profili pertinenti. La seconda è che l'impressione che sia possibile descrivere perspicuamente come situazioni di disaccordo intermondano le situazioni in cui gli atteggiamenti di individui appartenenti a mondi possibili differenti sono tali che l’accuratezza dell’uno preclude l’accuratezza dell’altro è un artefatto dell’adozione del gergo realistico dei mondi possibili e delle controparti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.