Il volume, a cura di Marinella Pigozzi con la collaborazione della Biblioteca e Fototeca “Igino Benvenuto Supino” e della Scuola di Dottorato in Archeologia e Storia dell’arte, presenta testi, immagini e altri documenti utili a meglio comprendere la figura e il lavoro di due grandi studiosi che hanno legato il loro nome all’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Bologna: Igino Benvenuto Supino (1858-1940), il fondatore dell’insegnamento, e Carlo Volpe (1926-1984), che pilotò la trasformazione in Dipartimento delle Arti Visive. Si mostrano alcune riviste d’arte d’inizio Novecento, libri, immagini fotografiche di alcuni fra i più affermati professionisti del tempo: Sommer, Croci, Alinari, Villani. Il materiale proviene in gran parte dalla donazione effettuata dagli eredi Supino all’Ateneo bolognese. Sul tavolo di lavoro di Supino e di Volpe la fotografia è stata uno strumento fondamentale per studiare il passato, per censire il patrimonio conservato da secoli nelle chiese di Bologna, per riconoscere la mano dei pittori nel dettaglio della pennellata, per proporre e argomentare attribuzioni di dipinti anonimi.
Le immagini della ricerca: Igino Benvenuto Supino e Carlo Volpe in dialogo con le arti / M.Pigozzi. - STAMPA. - (2012), pp. 7-9.
Le immagini della ricerca: Igino Benvenuto Supino e Carlo Volpe in dialogo con le arti.
PIGOZZI, MARINELLA
2012
Abstract
Il volume, a cura di Marinella Pigozzi con la collaborazione della Biblioteca e Fototeca “Igino Benvenuto Supino” e della Scuola di Dottorato in Archeologia e Storia dell’arte, presenta testi, immagini e altri documenti utili a meglio comprendere la figura e il lavoro di due grandi studiosi che hanno legato il loro nome all’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Bologna: Igino Benvenuto Supino (1858-1940), il fondatore dell’insegnamento, e Carlo Volpe (1926-1984), che pilotò la trasformazione in Dipartimento delle Arti Visive. Si mostrano alcune riviste d’arte d’inizio Novecento, libri, immagini fotografiche di alcuni fra i più affermati professionisti del tempo: Sommer, Croci, Alinari, Villani. Il materiale proviene in gran parte dalla donazione effettuata dagli eredi Supino all’Ateneo bolognese. Sul tavolo di lavoro di Supino e di Volpe la fotografia è stata uno strumento fondamentale per studiare il passato, per censire il patrimonio conservato da secoli nelle chiese di Bologna, per riconoscere la mano dei pittori nel dettaglio della pennellata, per proporre e argomentare attribuzioni di dipinti anonimi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.