La glucosammina è un amminozucchero sintetizzato dall’organismo, presente nella cartilagine, nei tendini e nei legamenti; interviene anche nella costituzione del glicosamminoglicano, che costituisce la maggior parte del tessuto della cartilagine. La capacità di biosintesi della glucosammina diminuisce con l’età, pertanto i suoi sali, glucosammina solfato e ioduro, sono impiegati nel trattamento dei disturbi rematici inclusa l’osteoartrite [1]. Una varietà di composti di interesse farmaceutico e/o biologico, tra i quali gli amminozuccheri, presentano una scarsa rivelabilità analitica a causa dell’assenza nella loro struttura molecolare di significativi gruppi cromofori e/o fluorofori. La cromatografia liquida (HPLC) in associazione alla derivatizzazione pre-colonna rappresenta una tecnica adatta a risolvere il problema. In particolare l’impiego del rivelatore fluorimetrico consente di potenziare la rivelabilità, poiché rende possibile un miglioramento di sensibilità e di selettività. La necessità di nuovi reattivi sensibili e selettivi, in grado di fornire derivati stabili e fluorescenti di composti difficilmente rivelabili, ci ha indotto a considerare la struttura fenantrolinica come utile substrato fluoroforo. Recentemente è stata proposta la 4,7-fenantrolina-5,6-dione (panchinone), molecola priva di significativa fluorescenza intrinseca, come reattivo fluorogenico di derivatizzazione per l’analisi di amminoacidi [2-4]. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di approfondire lo studio del suddetto reattivo e di estendere le ricerche all’analisi di amminozuccheri come la glucosammina. La reazione di derivatizzazione è stata condotta a 68°C per 60 min, sottoponendo ad agitazione magnetica. Il reattivo ha dimostrato di reagire selettivamente con la funzione amminica primaria portando alla formazione di un derivato stabile ed altamente fluorescente (lecc=400 nm; lem=460 nm). Le separazioni cromatografiche sono state condotte a 33±2°C su una colonna Phenomenex Prodigy 5 mm ODS (250 x 3.2 mm d.i.) in condizioni di eluizione isocratiche, usando una fase mobile costituita da tampone trietilammina (TEA) fosfato (pH 3.0; 0.05 M)-metanolo, 65:35, v/v, alla velocità di flusso di 0.4 ml/min. Il metodo proposto è risultato essere lineare, preciso ed accurato ed ha permesso un affidabile controllo di qualità di preparazioni farmaceutiche (confetti, fiale e bustine). L’elevata sensibilità del metodo sviluppato (limite di rivelabilità 0.5 pmoli) rende proponibile la sua applicazione a campioni biologici. [1] Martindale, The complete drug reference, 33rd edition, S.C. Sweetman Ed., Royal Pharmaceutical Society, Pharmaceutical press (2002) 1616. [2] M.G. Gioia, R. Gatti, M. Vannini, M. Hudaib, Chromatographia 56 (2002) 289-294. [3] R.Gatti, M.G. Gioia, A.M. Di Pietra, Anal. Chim. Acta 474 (2002) 11-20. [4] R. Gatti, M.G. Gioia, P. Andreatta, G. Pentassuglia, J. Pharm. Biomed. Anal. 35 (2004) 339-349.

DETERMINAZIONE HPLC DI GLUCOSAMMINA IN FORMULAZIONI FARMACEUTICHE MEDIANTE DERIVATIZZAZIONE PRE-COLONNA / Rita Gatti; Maria Grazia Gioia; Vanni Cavrini. - STAMPA. - (2004), pp. 148-148. (Intervento presentato al convegno XVII Convegno Nazionale della Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana tenutosi a Pisa (Italia) nel 6-10 settembre 2004).

DETERMINAZIONE HPLC DI GLUCOSAMMINA IN FORMULAZIONI FARMACEUTICHE MEDIANTE DERIVATIZZAZIONE PRE-COLONNA

GATTI, RITA;GIOIA, MARIA GRAZIA;CAVRINI, VANNI
2004

Abstract

La glucosammina è un amminozucchero sintetizzato dall’organismo, presente nella cartilagine, nei tendini e nei legamenti; interviene anche nella costituzione del glicosamminoglicano, che costituisce la maggior parte del tessuto della cartilagine. La capacità di biosintesi della glucosammina diminuisce con l’età, pertanto i suoi sali, glucosammina solfato e ioduro, sono impiegati nel trattamento dei disturbi rematici inclusa l’osteoartrite [1]. Una varietà di composti di interesse farmaceutico e/o biologico, tra i quali gli amminozuccheri, presentano una scarsa rivelabilità analitica a causa dell’assenza nella loro struttura molecolare di significativi gruppi cromofori e/o fluorofori. La cromatografia liquida (HPLC) in associazione alla derivatizzazione pre-colonna rappresenta una tecnica adatta a risolvere il problema. In particolare l’impiego del rivelatore fluorimetrico consente di potenziare la rivelabilità, poiché rende possibile un miglioramento di sensibilità e di selettività. La necessità di nuovi reattivi sensibili e selettivi, in grado di fornire derivati stabili e fluorescenti di composti difficilmente rivelabili, ci ha indotto a considerare la struttura fenantrolinica come utile substrato fluoroforo. Recentemente è stata proposta la 4,7-fenantrolina-5,6-dione (panchinone), molecola priva di significativa fluorescenza intrinseca, come reattivo fluorogenico di derivatizzazione per l’analisi di amminoacidi [2-4]. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di approfondire lo studio del suddetto reattivo e di estendere le ricerche all’analisi di amminozuccheri come la glucosammina. La reazione di derivatizzazione è stata condotta a 68°C per 60 min, sottoponendo ad agitazione magnetica. Il reattivo ha dimostrato di reagire selettivamente con la funzione amminica primaria portando alla formazione di un derivato stabile ed altamente fluorescente (lecc=400 nm; lem=460 nm). Le separazioni cromatografiche sono state condotte a 33±2°C su una colonna Phenomenex Prodigy 5 mm ODS (250 x 3.2 mm d.i.) in condizioni di eluizione isocratiche, usando una fase mobile costituita da tampone trietilammina (TEA) fosfato (pH 3.0; 0.05 M)-metanolo, 65:35, v/v, alla velocità di flusso di 0.4 ml/min. Il metodo proposto è risultato essere lineare, preciso ed accurato ed ha permesso un affidabile controllo di qualità di preparazioni farmaceutiche (confetti, fiale e bustine). L’elevata sensibilità del metodo sviluppato (limite di rivelabilità 0.5 pmoli) rende proponibile la sua applicazione a campioni biologici. [1] Martindale, The complete drug reference, 33rd edition, S.C. Sweetman Ed., Royal Pharmaceutical Society, Pharmaceutical press (2002) 1616. [2] M.G. Gioia, R. Gatti, M. Vannini, M. Hudaib, Chromatographia 56 (2002) 289-294. [3] R.Gatti, M.G. Gioia, A.M. Di Pietra, Anal. Chim. Acta 474 (2002) 11-20. [4] R. Gatti, M.G. Gioia, P. Andreatta, G. Pentassuglia, J. Pharm. Biomed. Anal. 35 (2004) 339-349.
2004
Atti del Convegno. XVII Convegno Nazionale della Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana
148
148
DETERMINAZIONE HPLC DI GLUCOSAMMINA IN FORMULAZIONI FARMACEUTICHE MEDIANTE DERIVATIZZAZIONE PRE-COLONNA / Rita Gatti; Maria Grazia Gioia; Vanni Cavrini. - STAMPA. - (2004), pp. 148-148. (Intervento presentato al convegno XVII Convegno Nazionale della Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana tenutosi a Pisa (Italia) nel 6-10 settembre 2004).
Rita Gatti; Maria Grazia Gioia; Vanni Cavrini
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