Nello studio si prende in esame un testo breve ma estremamente complesso e significativo, "Settembre", di Enrico Filippini, e lo si analizza per mostrare da un lato l'influenza seminale, per temi e modalità diegetiche, di quel testo (scritto nel 1961) all'interno delle future pratiche narrative della nuova avanguardia, centro del dibattito sul romanzo sperimentale nel 1963 e nel 1965, e motore di un rinnovamento profondo del romanzo italiano fino alla fine del decennio successivo, dall'altra per certificare la precoce ricezione, accanto alle opere dell'école du regard francese e del Gruppe 47, soprattutto del nuovo linguaggio romanzesco inventato da Samuel Beckett.
L. Weber (2004). Metaromanzo e malattia mentale in "Settembre" di Enrico Filippini e in altri esperimenti narrativi della neoavanguardia italiana. FIRENZE : Polistampa.
Metaromanzo e malattia mentale in "Settembre" di Enrico Filippini e in altri esperimenti narrativi della neoavanguardia italiana
WEBER, LUIGI
2004
Abstract
Nello studio si prende in esame un testo breve ma estremamente complesso e significativo, "Settembre", di Enrico Filippini, e lo si analizza per mostrare da un lato l'influenza seminale, per temi e modalità diegetiche, di quel testo (scritto nel 1961) all'interno delle future pratiche narrative della nuova avanguardia, centro del dibattito sul romanzo sperimentale nel 1963 e nel 1965, e motore di un rinnovamento profondo del romanzo italiano fino alla fine del decennio successivo, dall'altra per certificare la precoce ricezione, accanto alle opere dell'école du regard francese e del Gruppe 47, soprattutto del nuovo linguaggio romanzesco inventato da Samuel Beckett.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.