Il rilievo fotografico d’Architettura rappresenta da sempre un valido strumento di documentazione dell’ambiente costruito, in ragione della propria immediatezza di utilizzo e della capacità intrinseca di presentare lo spazio. La possibilità, fornita da programmi informatici dall’affidabilità oramai consolidata, di generare viste panoramiche esplorabili in modo interattivo è il fondamento visuale degli AIM (Archivi Informativi Multimediali). In tale struttura digitale confluiscono informazioni di tipo alfanumerico, comprensive di immagini ottenute tramite mosaicature grafiche di scatti differenti: la natura interattiva degli AIM garantisce in un momento successivo l’associazione di schede informative a queste immagini immersive, rendendo gli archivi capaci di raccogliere diverse tipologie di dati. L’utilizzo di fotografie ricavate da scatti in quota, attraverso l’utilizzo di apparecchiature mini UAV radioguidate, consente di raggiungere un’ulteriore estensione del campo di applicazione dei modelli panoramici, coi quali diviene più agevole documentare situazioni poste in contesti di difficile esplorazione, ad una distanza ragionevole e con un livello di dettaglio che sfuggirebbe alle riprese classiche da aereo o da elicottero. La versatilità e la rapidità con le quali si possono recuperare grandi quantità di informazioni visuali, rendono le immagini in quota racchiuse negli AIM un indice grafico ideale per comunicare con immediatezza la configurazione e la collocazione di elementi architettonici, di decori, di stati di ammaloramento, di stratificazioni temporali e superfetazioni anche per interventi di progetto. I fronti di sviluppo per questo processo di acquisizione e catalogazione delle informazioni, spaziano dalla modellazione speditiva d’architettura (per la quale si possono generare scenari urbani virtuali esplorabili dall’alto e da angoli diversi) alla documentazione di monumenti o edifici di interesse storico-artistico, senza la necessità di predisporre elementi invasivi come ponteggi o cestelli destinati al posizionamento delle fotocamere.

R. Mingucci, C. Bartolomei, S. Garagnani, G. Bacci (2011). Rilievi fotografici speditivi per la costruzione di Archivi Informativi Multimediali. ROMA : ENEA.

Rilievi fotografici speditivi per la costruzione di Archivi Informativi Multimediali

MINGUCCI, ROBERTO;BARTOLOMEI, CRISTIANA;GARAGNANI, SIMONE;BACCI, GIOVANNI
2011

Abstract

Il rilievo fotografico d’Architettura rappresenta da sempre un valido strumento di documentazione dell’ambiente costruito, in ragione della propria immediatezza di utilizzo e della capacità intrinseca di presentare lo spazio. La possibilità, fornita da programmi informatici dall’affidabilità oramai consolidata, di generare viste panoramiche esplorabili in modo interattivo è il fondamento visuale degli AIM (Archivi Informativi Multimediali). In tale struttura digitale confluiscono informazioni di tipo alfanumerico, comprensive di immagini ottenute tramite mosaicature grafiche di scatti differenti: la natura interattiva degli AIM garantisce in un momento successivo l’associazione di schede informative a queste immagini immersive, rendendo gli archivi capaci di raccogliere diverse tipologie di dati. L’utilizzo di fotografie ricavate da scatti in quota, attraverso l’utilizzo di apparecchiature mini UAV radioguidate, consente di raggiungere un’ulteriore estensione del campo di applicazione dei modelli panoramici, coi quali diviene più agevole documentare situazioni poste in contesti di difficile esplorazione, ad una distanza ragionevole e con un livello di dettaglio che sfuggirebbe alle riprese classiche da aereo o da elicottero. La versatilità e la rapidità con le quali si possono recuperare grandi quantità di informazioni visuali, rendono le immagini in quota racchiuse negli AIM un indice grafico ideale per comunicare con immediatezza la configurazione e la collocazione di elementi architettonici, di decori, di stati di ammaloramento, di stratificazioni temporali e superfetazioni anche per interventi di progetto. I fronti di sviluppo per questo processo di acquisizione e catalogazione delle informazioni, spaziano dalla modellazione speditiva d’architettura (per la quale si possono generare scenari urbani virtuali esplorabili dall’alto e da angoli diversi) alla documentazione di monumenti o edifici di interesse storico-artistico, senza la necessità di predisporre elementi invasivi come ponteggi o cestelli destinati al posizionamento delle fotocamere.
2011
Telerilevamento e le nuove scienze della Terra
51
51
R. Mingucci, C. Bartolomei, S. Garagnani, G. Bacci (2011). Rilievi fotografici speditivi per la costruzione di Archivi Informativi Multimediali. ROMA : ENEA.
R. Mingucci; C. Bartolomei; S. Garagnani; G. Bacci
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