Nel volume si persegue un’operazione che si pone al di là di una rappresentazione esegetica di cosa siano il lavoro coordinato e in ispecie il lavoro a progetto, e che va pure oltre il riscontro comparato delle concezioni affacciate in materia negli altri principali ordinamenti europei (francese, inglese, tedesco e spagnolo). Il libro si muove, infatti, in una prospettiva più ambiziosa perché è incentrato sulle ripercussioni sistemiche, sulle interazioni sinergiche, che si determinano tipologicamente negli archetipi della grande dicotomia del sistema giuslavoristico dall’irruzione dell’idea di coordinamento: nozione polivalente che funziona quasi da grimaldello nell’estrarre dalla «zona grigia» il filo conduttore di una genealogia dei lavori, dando corpo alle espressioni del lavoro coordinato. Orbene, il coordinamento non identifica solo un ampio aggregato di lavori, fra i quali ora primeggiano le collaborazioni a progetto, ma tende ad espandersi anche come connotazione più generale delle forme giuridiche del lavoro, in virtù del carattere dominante che il contrassegno ha acquisito nella fisionomia proprio del lavoro a progetto. La connessione descritta ha per contraccolpo uno «slittamento» nel modo in cui odiernamente va intesa la stessa subordinazione. Il suo ambito invero si allarga e viene a ricomprendere pure le situazioni in cui, nel corso del rapporto di lavoro, il datore impartisce generiche indicazioni e istruzioni per la sua esecuzione: una fattispecie che proprio a causa del ruolo tipologicamente esaustivo che l’«autocoordinamento» della prestazione realizza, sarebbe diventato terra di nessuno, un non luogo dell’incertezza. Sicché pure il più ampio contenitore offerto dalla subordinazione si traduce in uno spostamento inconfondibile, che caratterizza nel segno del coordinamento anche il modo di intendere nel suo complesso il lavoro nel contesto socio-economico attuale.
F. Martelloni (2012). Lavoro coordinato e subordinazione. L'interferenza delle collaborazioni a progetto. BOLOGNA : Bononia University Press.
Lavoro coordinato e subordinazione. L'interferenza delle collaborazioni a progetto
MARTELLONI, FEDERICO
2012
Abstract
Nel volume si persegue un’operazione che si pone al di là di una rappresentazione esegetica di cosa siano il lavoro coordinato e in ispecie il lavoro a progetto, e che va pure oltre il riscontro comparato delle concezioni affacciate in materia negli altri principali ordinamenti europei (francese, inglese, tedesco e spagnolo). Il libro si muove, infatti, in una prospettiva più ambiziosa perché è incentrato sulle ripercussioni sistemiche, sulle interazioni sinergiche, che si determinano tipologicamente negli archetipi della grande dicotomia del sistema giuslavoristico dall’irruzione dell’idea di coordinamento: nozione polivalente che funziona quasi da grimaldello nell’estrarre dalla «zona grigia» il filo conduttore di una genealogia dei lavori, dando corpo alle espressioni del lavoro coordinato. Orbene, il coordinamento non identifica solo un ampio aggregato di lavori, fra i quali ora primeggiano le collaborazioni a progetto, ma tende ad espandersi anche come connotazione più generale delle forme giuridiche del lavoro, in virtù del carattere dominante che il contrassegno ha acquisito nella fisionomia proprio del lavoro a progetto. La connessione descritta ha per contraccolpo uno «slittamento» nel modo in cui odiernamente va intesa la stessa subordinazione. Il suo ambito invero si allarga e viene a ricomprendere pure le situazioni in cui, nel corso del rapporto di lavoro, il datore impartisce generiche indicazioni e istruzioni per la sua esecuzione: una fattispecie che proprio a causa del ruolo tipologicamente esaustivo che l’«autocoordinamento» della prestazione realizza, sarebbe diventato terra di nessuno, un non luogo dell’incertezza. Sicché pure il più ampio contenitore offerto dalla subordinazione si traduce in uno spostamento inconfondibile, che caratterizza nel segno del coordinamento anche il modo di intendere nel suo complesso il lavoro nel contesto socio-economico attuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.