Oggetto di studio monografico è la trama normativa che fissa limiti cronologici per lo svolgimento delle indagini preliminari. Importanza centrale viene assegnata al principio della ragionevole durata, valorizzando i nessi funzionali tra la direttiva costituzionale e i termini posti alla ricerca delle fonti di prova. Tuttavia, l’incidenza e il peso di questo legame dipendono dal modo d’intendere l’art. 111 Cost. In quest’ottica, ad offrire le coordinate di riferimento deve essere il fine di tutela della persona, valore che, nel rappresentare il fulcro del “giusto processo”, ispira anche la garanzia della ragionevole durata: un argine, dunque, alla forza espansiva dell’art. 112 Cost. E’ secondo tale chiave di lettura che viene esaminata, nelle diverse articolazioni, la disciplina volta a circoscrivere entro un rigido lasso temporale le indagini preliminari. In tal senso, l’iscrizione della notitia criminis e i meccanismi di verifica giurisdizionale appaiono i cardini di un impianto normativo che, non immune da vizi congeniti, è spesso tradito a causa di esegesi riduttive. Il pericolo di analoghe tendenze si registra sul versante dei molteplici canali integrativi che servono a bilanciare la previsione di indagini preliminari a “tempo”: qui l’obiettivo deve essere la salvaguardia dei delicati equilibri tra gli interessi antagonisti.
D. Vicoli (2012). La "ragionevole durata" delle indagini. TORINO : Giappichelli.
La "ragionevole durata" delle indagini
VICOLI, DANIELE
2012
Abstract
Oggetto di studio monografico è la trama normativa che fissa limiti cronologici per lo svolgimento delle indagini preliminari. Importanza centrale viene assegnata al principio della ragionevole durata, valorizzando i nessi funzionali tra la direttiva costituzionale e i termini posti alla ricerca delle fonti di prova. Tuttavia, l’incidenza e il peso di questo legame dipendono dal modo d’intendere l’art. 111 Cost. In quest’ottica, ad offrire le coordinate di riferimento deve essere il fine di tutela della persona, valore che, nel rappresentare il fulcro del “giusto processo”, ispira anche la garanzia della ragionevole durata: un argine, dunque, alla forza espansiva dell’art. 112 Cost. E’ secondo tale chiave di lettura che viene esaminata, nelle diverse articolazioni, la disciplina volta a circoscrivere entro un rigido lasso temporale le indagini preliminari. In tal senso, l’iscrizione della notitia criminis e i meccanismi di verifica giurisdizionale appaiono i cardini di un impianto normativo che, non immune da vizi congeniti, è spesso tradito a causa di esegesi riduttive. Il pericolo di analoghe tendenze si registra sul versante dei molteplici canali integrativi che servono a bilanciare la previsione di indagini preliminari a “tempo”: qui l’obiettivo deve essere la salvaguardia dei delicati equilibri tra gli interessi antagonisti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.