Nel 1940 G. Bassani pubblica il primo libro di racconti, "Una città di pianura", testo che per sfuggire alle maglie delle leggi razziali esce con lo pseudonimo di Giacomo Marchi. Questi saggi mostrano la scelta dell'autore (in quegli anni attivista clandestino del Partito d'Azione) che, attraverso la narrativa, mette in opera una sottile quanto abile critica del regime fascista. Bassani, infatti, sfida la dittatura antisemita con insinuanti allusioni politiche, dalle quali filtra in modo acuto e dirompente il furore sarcastico dello scrittore discriminato. Mentre l'uomo lotta in clandestinità contro il regime, il letterato lancia una sfida analoga con un libro altrettanto eversivo nei confronti dell'ffesa delle leggi razziali. Questa chiave interpretativa mette in luce l'azione di un narratore civile e rivoluzionario che guarda al modello politico di Dante e Foscolo. L'analisi dello spazio storico che circoscrive alcuni racconti dinamizza una nuova lettura dell'opera d'esordio di Bassani, con un interdisciplinare metodo sia filologico e critico, sia simbolico e tematico.
P. Pieri (2012). Un poeta è sempre in esilio. Studi su Bassani. RAVENNA : Giorgio Pozzi.
Un poeta è sempre in esilio. Studi su Bassani
PIERI, PIERO
2012
Abstract
Nel 1940 G. Bassani pubblica il primo libro di racconti, "Una città di pianura", testo che per sfuggire alle maglie delle leggi razziali esce con lo pseudonimo di Giacomo Marchi. Questi saggi mostrano la scelta dell'autore (in quegli anni attivista clandestino del Partito d'Azione) che, attraverso la narrativa, mette in opera una sottile quanto abile critica del regime fascista. Bassani, infatti, sfida la dittatura antisemita con insinuanti allusioni politiche, dalle quali filtra in modo acuto e dirompente il furore sarcastico dello scrittore discriminato. Mentre l'uomo lotta in clandestinità contro il regime, il letterato lancia una sfida analoga con un libro altrettanto eversivo nei confronti dell'ffesa delle leggi razziali. Questa chiave interpretativa mette in luce l'azione di un narratore civile e rivoluzionario che guarda al modello politico di Dante e Foscolo. L'analisi dello spazio storico che circoscrive alcuni racconti dinamizza una nuova lettura dell'opera d'esordio di Bassani, con un interdisciplinare metodo sia filologico e critico, sia simbolico e tematico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.