Il testo presenta una riflessione sui significati attribuibili al concetto di partecipazione sociale e analizza alcuni ambiti di espressione della partecipazione giovanile attraverso il dibattito in corso. C’è chi rileva infatti un forte calo nella pratica partecipativa delle giovani generazioni, e chi invece parla di nuove forme partecipative, che passano anche attraverso il web, e che si evidenziano in movimenti che trovano espressione in manifestazioni pubbliche non previste, più individualizzate e essenzialmente contingenti, come il partecipare ad un corteo, il firmare una petizione o la realizzazione di un flash mob. Nel testo viene anche presentata una rassegna critica dei principali impulsi dati a livello legislativo in questo ambito, a partire dalla Convenzione ONU del 1989 per arrivare alla proposta della legge 328 del 2000, e si conclude definendo alcune “buone” pratiche.
M. T. Tagliaventi (2012). La partecipazione degli adolescenti: da articolo della Convenzione Onu a pratica quotidiana. L'AQUILA : Arkhé Edizioni.
La partecipazione degli adolescenti: da articolo della Convenzione Onu a pratica quotidiana
TAGLIAVENTI, MARIA TERESA
2012
Abstract
Il testo presenta una riflessione sui significati attribuibili al concetto di partecipazione sociale e analizza alcuni ambiti di espressione della partecipazione giovanile attraverso il dibattito in corso. C’è chi rileva infatti un forte calo nella pratica partecipativa delle giovani generazioni, e chi invece parla di nuove forme partecipative, che passano anche attraverso il web, e che si evidenziano in movimenti che trovano espressione in manifestazioni pubbliche non previste, più individualizzate e essenzialmente contingenti, come il partecipare ad un corteo, il firmare una petizione o la realizzazione di un flash mob. Nel testo viene anche presentata una rassegna critica dei principali impulsi dati a livello legislativo in questo ambito, a partire dalla Convenzione ONU del 1989 per arrivare alla proposta della legge 328 del 2000, e si conclude definendo alcune “buone” pratiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.