Nel lavoro sono presentati i risultati del lavoro di ricerca che ha visto la partecipazione di tutte le Fondazioni Bancarie dell’Emilia Romagna. Il gruppo si è dapprima confrontato su alcune considerazioni essenziali per l’introduzione del controllo di gestione nelle fondazioni bancarie, che si possono sintetizzare come segue: - essendo la fondazione una azienda e come tale un sistema, poterla governare significa comprendere le problematiche e le esigenze di tutti gli stakeholder interni ed esterni (gli organi collegiali, i collaboratori, i consulenti, le aziende nonprofit e pubbliche destinatarie delle erogazioni, i destinatati finali dei progetti nei vari settori di intervento, la collettività locale di riferimento); - la metodologia di ricerca prescelta è stata quella di avviare inizialmente un processo di benchmarking tra le esperienze operative in atto presso le fondazioni partecipanti confrontandole con la migliore prassi disponibile in Italia e all’estero, e giungere così a definire alcuni “documenti matrice” per il controllo antecedente, concomitante e susseguente; - considerate e condivise le premesse sulla scarsa significatività di un sistema di controllo basato unicamente sui valori economico finanziari del bilancio d’esercizio in aziende che hanno come mission il perseguimento dell’utilità sociale nei diversi settori di intervento, il principio guida che si pone alla base del sistema di programmazione e controllo implementato è quello della multidimensionalità, nella sua accezione più moderna che è quella del modello della Balanced Scorecard, proposto inizialmente da Kaplan e Norton; questo approccio ha portato successivamente alla costruzione di un bilancio di missione della fondazione bancaria che è una raccolta e rielaborazione dei risultati ottenuti dalle singole aziende che hanno ricevuto i finanziamenti, risultati misurati attraverso indicatori multidimensionali. Considerata la centralità strategica della scelta di quali progetti debbano essere finanziati, progetti che una volta realizzati saranno in grado di permettere alla fondazione di raggiungere la propria mission istituzionale - controllo di gestione della Fondazione che diventa quindi controllo indiretto, sulle aziende beneficiarie, e multidimensionale - e considerata anche la particolare situazione finanziaria in cui le fondazioni si troveranno ad operare nei prossimi anni in cui le risorse da destinare alle erogazioni istituzionali risulteranno essere più contenute in seguito alle crisi finanziarie che hanno colpito duramente tutte le banche, il primo obiettivo che il gruppo ha deciso di perseguire è stato definire alcuni strumenti in grado di monitorare l’”efficacia istituzionale”. Considerando che le somme spese per le finalità istituzionali costituiscono in grandissima parte il finanziamento di progetti proposti alle Fondazioni bancarie da aziende nonprofit o da aziende pubbliche, l’aspetto più urgente è stato ritenuto quello di definire un contenuto minimo comune del “modello di richiesta di contributi”, in modo da poter ottenere dalle aziende proponenti tutte le informazioni necessarie per poter selezionare il finanziamento mirato. Si è deciso inoltre di prestare attenzione alla tracciabilità delle decisioni prese dagli organi istituzionali delle Fondazioni e definire pertanto un iter di formazione delle decisioni stesse attraverso l’inserimento nel modello di richiesta dei contributi di una serie di caratteristiche strutturali dell’azienda proponente, di indicatori di efficacia (outcome), di attività (output) e di efficienza specifici dei diversi settori di intervento ma obbligatori per tutte le iniziative, da chiunque vengano presentate. nel lavoro si presenta il “modello di richiesta di contributo per progetti/iniziative/attività” che potrà poi essere adattato da parte di ogni singola fondazione e reso disponibile agli interessati al processo erogativo attraverso tutti i canali comunicativi.

Strumenti per il controllo di gestione multidimensionale nelle Fondazioni Bancarie Italiane / Matteo Santi. - STAMPA. - (2012), pp. 126-150.

Strumenti per il controllo di gestione multidimensionale nelle Fondazioni Bancarie Italiane.

SANTI, MATTEO
2012

Abstract

Nel lavoro sono presentati i risultati del lavoro di ricerca che ha visto la partecipazione di tutte le Fondazioni Bancarie dell’Emilia Romagna. Il gruppo si è dapprima confrontato su alcune considerazioni essenziali per l’introduzione del controllo di gestione nelle fondazioni bancarie, che si possono sintetizzare come segue: - essendo la fondazione una azienda e come tale un sistema, poterla governare significa comprendere le problematiche e le esigenze di tutti gli stakeholder interni ed esterni (gli organi collegiali, i collaboratori, i consulenti, le aziende nonprofit e pubbliche destinatarie delle erogazioni, i destinatati finali dei progetti nei vari settori di intervento, la collettività locale di riferimento); - la metodologia di ricerca prescelta è stata quella di avviare inizialmente un processo di benchmarking tra le esperienze operative in atto presso le fondazioni partecipanti confrontandole con la migliore prassi disponibile in Italia e all’estero, e giungere così a definire alcuni “documenti matrice” per il controllo antecedente, concomitante e susseguente; - considerate e condivise le premesse sulla scarsa significatività di un sistema di controllo basato unicamente sui valori economico finanziari del bilancio d’esercizio in aziende che hanno come mission il perseguimento dell’utilità sociale nei diversi settori di intervento, il principio guida che si pone alla base del sistema di programmazione e controllo implementato è quello della multidimensionalità, nella sua accezione più moderna che è quella del modello della Balanced Scorecard, proposto inizialmente da Kaplan e Norton; questo approccio ha portato successivamente alla costruzione di un bilancio di missione della fondazione bancaria che è una raccolta e rielaborazione dei risultati ottenuti dalle singole aziende che hanno ricevuto i finanziamenti, risultati misurati attraverso indicatori multidimensionali. Considerata la centralità strategica della scelta di quali progetti debbano essere finanziati, progetti che una volta realizzati saranno in grado di permettere alla fondazione di raggiungere la propria mission istituzionale - controllo di gestione della Fondazione che diventa quindi controllo indiretto, sulle aziende beneficiarie, e multidimensionale - e considerata anche la particolare situazione finanziaria in cui le fondazioni si troveranno ad operare nei prossimi anni in cui le risorse da destinare alle erogazioni istituzionali risulteranno essere più contenute in seguito alle crisi finanziarie che hanno colpito duramente tutte le banche, il primo obiettivo che il gruppo ha deciso di perseguire è stato definire alcuni strumenti in grado di monitorare l’”efficacia istituzionale”. Considerando che le somme spese per le finalità istituzionali costituiscono in grandissima parte il finanziamento di progetti proposti alle Fondazioni bancarie da aziende nonprofit o da aziende pubbliche, l’aspetto più urgente è stato ritenuto quello di definire un contenuto minimo comune del “modello di richiesta di contributi”, in modo da poter ottenere dalle aziende proponenti tutte le informazioni necessarie per poter selezionare il finanziamento mirato. Si è deciso inoltre di prestare attenzione alla tracciabilità delle decisioni prese dagli organi istituzionali delle Fondazioni e definire pertanto un iter di formazione delle decisioni stesse attraverso l’inserimento nel modello di richiesta dei contributi di una serie di caratteristiche strutturali dell’azienda proponente, di indicatori di efficacia (outcome), di attività (output) e di efficienza specifici dei diversi settori di intervento ma obbligatori per tutte le iniziative, da chiunque vengano presentate. nel lavoro si presenta il “modello di richiesta di contributo per progetti/iniziative/attività” che potrà poi essere adattato da parte di ogni singola fondazione e reso disponibile agli interessati al processo erogativo attraverso tutti i canali comunicativi.
2012
Corporate Governance; modelli e strumenti
126
150
Strumenti per il controllo di gestione multidimensionale nelle Fondazioni Bancarie Italiane / Matteo Santi. - STAMPA. - (2012), pp. 126-150.
Matteo Santi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/130391
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