L’azione di Giuseppe Pagano risulta evidentemente radicata nella particolare condizione storica e politica vissuta dall’Italia negli anni trenta. Nelle sue riflessioni e nei suoi progetti l’attenzione nei confronti del dato soggettivo sembra privilegiare un percorso d’indagine che procede dal paesaggio al tessuto urbano, dalla casa allo spazio interno, dalla società all’individuo. Ed attraverso questo modo di guardare alla realtà, il recupero della cultura architettonica e della sapienza artigianale costituisce non tanto il mezzo per restituire all’uomo una perduta e vagheggiata dimensione di domesticità, quanto uno strumento concreto in grado di fornire materiali per il progetto: tipi, elementi, sistemi di aggregazione, tecniche costruttive, soluzioni spaziali. Rivolgendosi allo studio dell’architettura rurale Pagano identifica nel «modello di una società pre-meccanica e pre-industriale» una possibile «alternativa allo stanco individualismo della società industriale sorretta dall’economia borghese e dal capitalismo privato» ed individua una linea di ricerca in grado di offrire proposte concrete al problema della ruralizzazione, principale obiettivo perseguito dal regime. Questo tipo di atteggiamento lo rende capace, come pochi, di sollevarsi al di sopra dell’ingenua adesione ai canoni del vernacolo per ritrovare entro il vernacolo stesso una serie di insegnamenti da sottoporre ad una rielaborazione critica.
E. Mucelli, S. Rossl (2012). Alle origini dell'abitare. BOLOGNA : CLUEB.
Alle origini dell'abitare
MUCELLI, ELENA;ROSSL, STEFANIA
2012
Abstract
L’azione di Giuseppe Pagano risulta evidentemente radicata nella particolare condizione storica e politica vissuta dall’Italia negli anni trenta. Nelle sue riflessioni e nei suoi progetti l’attenzione nei confronti del dato soggettivo sembra privilegiare un percorso d’indagine che procede dal paesaggio al tessuto urbano, dalla casa allo spazio interno, dalla società all’individuo. Ed attraverso questo modo di guardare alla realtà, il recupero della cultura architettonica e della sapienza artigianale costituisce non tanto il mezzo per restituire all’uomo una perduta e vagheggiata dimensione di domesticità, quanto uno strumento concreto in grado di fornire materiali per il progetto: tipi, elementi, sistemi di aggregazione, tecniche costruttive, soluzioni spaziali. Rivolgendosi allo studio dell’architettura rurale Pagano identifica nel «modello di una società pre-meccanica e pre-industriale» una possibile «alternativa allo stanco individualismo della società industriale sorretta dall’economia borghese e dal capitalismo privato» ed individua una linea di ricerca in grado di offrire proposte concrete al problema della ruralizzazione, principale obiettivo perseguito dal regime. Questo tipo di atteggiamento lo rende capace, come pochi, di sollevarsi al di sopra dell’ingenua adesione ai canoni del vernacolo per ritrovare entro il vernacolo stesso una serie di insegnamenti da sottoporre ad una rielaborazione critica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.