In questo capitolo delineo sommariamente le tecniche di gestione della diversità culturale in relazione alle minoranze autoctone (linguistiche), e a quelle religiose. Relativamente al primo tema, non affronto la questione delle popolazioni d’oltre mare, settore in cui, peraltro, la Francia ha dato prova negli ultimi anni di un notevole dinamismo istituzionale (si pensi alla soluzione approntata in Nuova Caledonia). Quanto al tema delle minoranze religiose, prendo in considerazione il caso dell’Islam, e cioè della sola minoranza religiosa che sia riuscita a mettere seriamente in questione il principio francese della laicità. Principio che nasce, in Francia come nel resto d’Europa, come logica di emancipazione della sfera civile da quella religiosa, ma che non sembra capace di fornire le soluzioni alla convivenza con le religioni non eurocentriche, e, appunto, con l’Islam in particolare. Al termine della mia analisi, espongo alcune conclusioni di carattere generale circa le difficoltà di conciliazione che l’universalismo francese incontra nella gestione di differenze sempre più bellicosamente alla ricerca di un riconoscimento ufficiale..
Mancini S. (2011). La Francia, tra neutralità militante e tutela dell’omogeneità culturale. TORINO : Giappichelli.
La Francia, tra neutralità militante e tutela dell’omogeneità culturale
MANCINI, SUSANNA
2011
Abstract
In questo capitolo delineo sommariamente le tecniche di gestione della diversità culturale in relazione alle minoranze autoctone (linguistiche), e a quelle religiose. Relativamente al primo tema, non affronto la questione delle popolazioni d’oltre mare, settore in cui, peraltro, la Francia ha dato prova negli ultimi anni di un notevole dinamismo istituzionale (si pensi alla soluzione approntata in Nuova Caledonia). Quanto al tema delle minoranze religiose, prendo in considerazione il caso dell’Islam, e cioè della sola minoranza religiosa che sia riuscita a mettere seriamente in questione il principio francese della laicità. Principio che nasce, in Francia come nel resto d’Europa, come logica di emancipazione della sfera civile da quella religiosa, ma che non sembra capace di fornire le soluzioni alla convivenza con le religioni non eurocentriche, e, appunto, con l’Islam in particolare. Al termine della mia analisi, espongo alcune conclusioni di carattere generale circa le difficoltà di conciliazione che l’universalismo francese incontra nella gestione di differenze sempre più bellicosamente alla ricerca di un riconoscimento ufficiale..I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.