Attraverso le carte dell'antico Monte di Imola, conservate presso la Fondazione della Cassa di Risparmio di Imola, il volume ricostruisce la plurisecolare attività del Monte nel contesto della vita economica e sociale della città. Le vicende del Monte presentano diversi passaggi salienti: la decisiva patrimonializzazione, avvenuta a metà '500 per effetto dell'acquisizione di una importante eredità; l'accentramento del governo nelle mani del patriziato cittadino, consolidatosi nel corso del '500; il riassetto funzionale fra '600 e '700 a stabilire un equilibrio finanziario tale da garantire la sostenibilità dell'azione del Monte. La cesura napoleonica non mise fine all'attività del Monte imolese ma ne determinò il riposizionamento, a fronte di un mutato quadro normativo e della inedita presenza di istituti di credito concorrenti. In seguito tuttavia il riposizionamento si trasformò in un netto ridimensionamento. A Imola, come in altre realtà urbane minori, la pressione competitiva di nuovi istituti mutualistici e cooperativi determinò il tramonto del Monte, che ebbe luogo per assorbimento nella locale Cassa di Risparmio. I semi della solidarietà e della socialità gettati dal Monte ed espressi attraverso l'esercizio di una precoce forma di credito etico, risultavano così aggiornati.
M. Carboni, O. Mazzotti (2012). Il Monte di pietà di Imola. Cinque secoli di storia cittadina. IMOLA : Editrice La Mandragora.
Il Monte di pietà di Imola. Cinque secoli di storia cittadina
CARBONI, MAURO;MAZZOTTI, OMAR
2012
Abstract
Attraverso le carte dell'antico Monte di Imola, conservate presso la Fondazione della Cassa di Risparmio di Imola, il volume ricostruisce la plurisecolare attività del Monte nel contesto della vita economica e sociale della città. Le vicende del Monte presentano diversi passaggi salienti: la decisiva patrimonializzazione, avvenuta a metà '500 per effetto dell'acquisizione di una importante eredità; l'accentramento del governo nelle mani del patriziato cittadino, consolidatosi nel corso del '500; il riassetto funzionale fra '600 e '700 a stabilire un equilibrio finanziario tale da garantire la sostenibilità dell'azione del Monte. La cesura napoleonica non mise fine all'attività del Monte imolese ma ne determinò il riposizionamento, a fronte di un mutato quadro normativo e della inedita presenza di istituti di credito concorrenti. In seguito tuttavia il riposizionamento si trasformò in un netto ridimensionamento. A Imola, come in altre realtà urbane minori, la pressione competitiva di nuovi istituti mutualistici e cooperativi determinò il tramonto del Monte, che ebbe luogo per assorbimento nella locale Cassa di Risparmio. I semi della solidarietà e della socialità gettati dal Monte ed espressi attraverso l'esercizio di una precoce forma di credito etico, risultavano così aggiornati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.