Il concetto di rappresentanza si situa al cuore della costruzione della nozione di Stato moderno: tutti i teorici e i filosofi dello Stato moderno hanno sviluppato una teoria della rappresentanza. Così, per Hobbes lo Stato è un organismo artificiale che non può parlare se non per il tramite dei suoi rappresentanti. Una siffatta costruzione dello Stato moderno non è tuttavia opera dei soli filosofi. Anche i giuristi vi hanno partecipato sviluppando, nell’ambito del diritto costituzionale, una dottrina sulla rappresentanza (così come essi hanno elaborato una dottrina della sovranità). Così facendo, tuttavia, essi non hanno semplicemente dato vita ad una dottrina sintetica della rappresentanza, bensì hanno costruito empiricamente una dottrina della rappresentanza in relazione a quella della sovranità. Tale dottrina non era solo utile, essa era necessaria, dato che, come Pierre Brunet cerca di dimostrare, la rappresentanza persegue due differenti finalità: essa è infatti contemporaneamente una giustificazione dell’esistenza stessa dello Stato e della gerarchia delle autorità che agiscono in suo nome. Ciò permette di comprendere come la teoria dello Stato non possa limitarsi a studiare lo Stato in quanto tale. Essa deve anche tenere conto delle dottrine elaborate dai giuristi che sono costitutive del concetto giuridicodi Stato: la dottrina della rappresentanza, della sovranità, della responsabilità e della personalità.
F. Casolari (2012). Sulla rappresentanza. MODENA : Mucchi Editore.
Sulla rappresentanza
CASOLARI, FEDERICO
2012
Abstract
Il concetto di rappresentanza si situa al cuore della costruzione della nozione di Stato moderno: tutti i teorici e i filosofi dello Stato moderno hanno sviluppato una teoria della rappresentanza. Così, per Hobbes lo Stato è un organismo artificiale che non può parlare se non per il tramite dei suoi rappresentanti. Una siffatta costruzione dello Stato moderno non è tuttavia opera dei soli filosofi. Anche i giuristi vi hanno partecipato sviluppando, nell’ambito del diritto costituzionale, una dottrina sulla rappresentanza (così come essi hanno elaborato una dottrina della sovranità). Così facendo, tuttavia, essi non hanno semplicemente dato vita ad una dottrina sintetica della rappresentanza, bensì hanno costruito empiricamente una dottrina della rappresentanza in relazione a quella della sovranità. Tale dottrina non era solo utile, essa era necessaria, dato che, come Pierre Brunet cerca di dimostrare, la rappresentanza persegue due differenti finalità: essa è infatti contemporaneamente una giustificazione dell’esistenza stessa dello Stato e della gerarchia delle autorità che agiscono in suo nome. Ciò permette di comprendere come la teoria dello Stato non possa limitarsi a studiare lo Stato in quanto tale. Essa deve anche tenere conto delle dottrine elaborate dai giuristi che sono costitutive del concetto giuridicodi Stato: la dottrina della rappresentanza, della sovranità, della responsabilità e della personalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.