Il contributo esamina, dal punto di vista pedagogico, una raccolta di materiali (28 relazioni) prodotti all’interno di un laboratorio pedagogico dedicato al tema dell’identità religiosa nella scuola. Ciascun partecipante al laboratorio ha avuto come indicazione di raccontare la propria formazione religiosa e descrivere la propria identità religiosa tenendo conto di alcuni punti che venivano già suggeriti: • Contesto temporale e geografico • Educazione religiosa familiare • Educazione religiosa scolastica • Educazione religiosa comunitaria (chiesa, associazioni religiose, tempio, moschea, sinagoga, ecc.) • Valutazione della incidenza della propria identità religiosa in momenti ed esperienze fondamentali (rapporto sentimentale, scelta professionale e/o formativa) • Letture e/o esperienze significative sul piano religioso • Valutazione del tema dell’identità religiosa sul piano pedagogico L’analisi del materiale così raccolto è stata operata nella prospettiva di una esplorazione iniziale (le relazioni non possono certamente costituire un dato rappresentativo, né produrre rilevazioni generalizzabili alla realtà giovanile contemporanea vista la particolarità del gruppo del laboratorio evidenziate nel contributo), nel quadro di un più generale progetto di ricerca sulla religiosità, entro il quale si è iniziato a sondare una serie di potenziali sotto-universi (differenti identità religiose, differenti fasce di età, differenti appartenenze culturali). Di fatto le scritture realizzate dimostrano la prevalente significatività dell’ambiente familiare d’origine ed il successivo impatto del contesto sociale di crescita, in cui il gruppo dei coetanei assume una funzione comunque importante, sia dentro la scuola, sia in ambito parrocchiale. Un ulteriore elemento significativo ricorrente è la individuazione/segnalazione di eventi e persone a cui la memoria personale fa risalire le proprie scelte “religiose” di adesione e/o rifiuto (più o meno totale) ad una “confessione” religiosa, determinando sostanzialmente la propria identità, e perciò la propria appartenenza/distanza rispetto all’universo religioso di riferimento. Non appaiono presenti (se non come momenti di una storia travagliata o come aspetti della propria personalità indicati come “indifferenti” alla dimensione religiosa) scelte di “negazione” del problema religioso. Nel testo quindi emergono suggestioni ed ipotesi, piuttosto che certezze e generalizzazioni, e certamente molte rappresentazioni di sé e della propria esperienza religiosa, collocata all’interno del processo di formazione del Sé.

L’esperienza religiosa nella narrazione di sé. Scritture di studenti universitari / CAPUTO M.. - STAMPA. - (2012), pp. 45-69.

L’esperienza religiosa nella narrazione di sé. Scritture di studenti universitari

CAPUTO, MICHELE
2012

Abstract

Il contributo esamina, dal punto di vista pedagogico, una raccolta di materiali (28 relazioni) prodotti all’interno di un laboratorio pedagogico dedicato al tema dell’identità religiosa nella scuola. Ciascun partecipante al laboratorio ha avuto come indicazione di raccontare la propria formazione religiosa e descrivere la propria identità religiosa tenendo conto di alcuni punti che venivano già suggeriti: • Contesto temporale e geografico • Educazione religiosa familiare • Educazione religiosa scolastica • Educazione religiosa comunitaria (chiesa, associazioni religiose, tempio, moschea, sinagoga, ecc.) • Valutazione della incidenza della propria identità religiosa in momenti ed esperienze fondamentali (rapporto sentimentale, scelta professionale e/o formativa) • Letture e/o esperienze significative sul piano religioso • Valutazione del tema dell’identità religiosa sul piano pedagogico L’analisi del materiale così raccolto è stata operata nella prospettiva di una esplorazione iniziale (le relazioni non possono certamente costituire un dato rappresentativo, né produrre rilevazioni generalizzabili alla realtà giovanile contemporanea vista la particolarità del gruppo del laboratorio evidenziate nel contributo), nel quadro di un più generale progetto di ricerca sulla religiosità, entro il quale si è iniziato a sondare una serie di potenziali sotto-universi (differenti identità religiose, differenti fasce di età, differenti appartenenze culturali). Di fatto le scritture realizzate dimostrano la prevalente significatività dell’ambiente familiare d’origine ed il successivo impatto del contesto sociale di crescita, in cui il gruppo dei coetanei assume una funzione comunque importante, sia dentro la scuola, sia in ambito parrocchiale. Un ulteriore elemento significativo ricorrente è la individuazione/segnalazione di eventi e persone a cui la memoria personale fa risalire le proprie scelte “religiose” di adesione e/o rifiuto (più o meno totale) ad una “confessione” religiosa, determinando sostanzialmente la propria identità, e perciò la propria appartenenza/distanza rispetto all’universo religioso di riferimento. Non appaiono presenti (se non come momenti di una storia travagliata o come aspetti della propria personalità indicati come “indifferenti” alla dimensione religiosa) scelte di “negazione” del problema religioso. Nel testo quindi emergono suggestioni ed ipotesi, piuttosto che certezze e generalizzazioni, e certamente molte rappresentazioni di sé e della propria esperienza religiosa, collocata all’interno del processo di formazione del Sé.
2012
Crescere tra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in prospettiva multidisciplinare
45
69
L’esperienza religiosa nella narrazione di sé. Scritture di studenti universitari / CAPUTO M.. - STAMPA. - (2012), pp. 45-69.
CAPUTO M.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/129475
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