Per la prima volta si analizza la storia delle biblioteche scomparse, di cui rimane memoria nei paratesti delle edizioni del XV e del XVI secolo. Menzionate per la ricchezza delle loro dotazioni librarie, per la rarità delle loro edizioni, per la qualità della loro selezione, per la vitalità culturale che le anima, tali biblioteche, appartenenti a singoli umanisti (quali il bolognese Bartolomeo Bianchini) o a comunità religiose, emergono così dall'oblio, grazie alla loro attestazione "in limine" di testi pubblicati a stampa.

P. Tinti (2012). Tracce di biblioteche disperse nei paratesti italiani del Rinascimento. SALAMANCA : SEMYR.

Tracce di biblioteche disperse nei paratesti italiani del Rinascimento

TINTI, PAOLO
2012

Abstract

Per la prima volta si analizza la storia delle biblioteche scomparse, di cui rimane memoria nei paratesti delle edizioni del XV e del XVI secolo. Menzionate per la ricchezza delle loro dotazioni librarie, per la rarità delle loro edizioni, per la qualità della loro selezione, per la vitalità culturale che le anima, tali biblioteche, appartenenti a singoli umanisti (quali il bolognese Bartolomeo Bianchini) o a comunità religiose, emergono così dall'oblio, grazie alla loro attestazione "in limine" di testi pubblicati a stampa.
2012
Literatura medieval y renacentista en España: líneas y pautas
316
322
P. Tinti (2012). Tracce di biblioteche disperse nei paratesti italiani del Rinascimento. SALAMANCA : SEMYR.
P. Tinti
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