Il contributo, prendendo l’avvio dal contesto di rinvenimento e dai primi studi condotti sulla cosiddetta patera di Rennes, si incentra sull’analisi della decorazione che caratterizza il prezioso manufatto aureo, rinvenuto fortuitamente a Rennes (Bretagna) nel 1774 e oggi conservato presso il Département des Monnaies, médailles et antiques della Bibliothèque nationale de France (inv. 56-94). Nell’intento di interpretare il significato simbolico sotteso alla natura e alle caratteristiche estrinseche del reperto, lo studio analizza, in particolare, l’apparato decorativo monetale, costituito da sedici aurei, incastonati nella fascia più esterna dell’oggetto. Partendo dalla catalogazione delle singole monete, l’indagine procede con un esame di tipo formale, evidenziando come la successione degli esemplari - tutti esposti tramite il lato di dritto, recante l’effigie di personaggi maschili e femminili della dinastia antonino-severiana - non segua l’ordine cronologico delle emissioni (da Adriano a Geta), ma scandisca una sequenza preordinata, ripetuta quattro volte. In questo senso, l’ordine effettivo degli esemplari appare individuato dall’alternanza dei ritratti monetali dei membri della domus imperiale, disposti secondo lo schema Augusto senior-Augusto iunior o Cesare-Augusto senior-Augusta. Lo studio, condotto attraverso un’analisi minuziosa, ha rilevato l’esistenza di un impianto concepito meticolosamente in relazione non solo alla scelta, ma anche alla predisposizione delle monete, determinato dal preciso intento di creare collegamenti e richiami ricorrenti tra i personaggi raffigurati, nell’ottica della ricostruzione dei legami di legittimazione della successione imperiale. Le monete d’oro reimpiegate nella decorazione della patera evidenziano, dunque, la costruzione di un vero e proprio percorso ideologico, finalizzato alla celebrazione della dinastia severiana, consolidatasi attraverso la procedura di autoadozione all’interno della domus antonina promossa da Settimio Severo.
La patera di Rennes: analisi numismatica / Morelli A.. - STAMPA. - (2011), pp. 105-128.
La patera di Rennes: analisi numismatica
MORELLI, ANNA
2011
Abstract
Il contributo, prendendo l’avvio dal contesto di rinvenimento e dai primi studi condotti sulla cosiddetta patera di Rennes, si incentra sull’analisi della decorazione che caratterizza il prezioso manufatto aureo, rinvenuto fortuitamente a Rennes (Bretagna) nel 1774 e oggi conservato presso il Département des Monnaies, médailles et antiques della Bibliothèque nationale de France (inv. 56-94). Nell’intento di interpretare il significato simbolico sotteso alla natura e alle caratteristiche estrinseche del reperto, lo studio analizza, in particolare, l’apparato decorativo monetale, costituito da sedici aurei, incastonati nella fascia più esterna dell’oggetto. Partendo dalla catalogazione delle singole monete, l’indagine procede con un esame di tipo formale, evidenziando come la successione degli esemplari - tutti esposti tramite il lato di dritto, recante l’effigie di personaggi maschili e femminili della dinastia antonino-severiana - non segua l’ordine cronologico delle emissioni (da Adriano a Geta), ma scandisca una sequenza preordinata, ripetuta quattro volte. In questo senso, l’ordine effettivo degli esemplari appare individuato dall’alternanza dei ritratti monetali dei membri della domus imperiale, disposti secondo lo schema Augusto senior-Augusto iunior o Cesare-Augusto senior-Augusta. Lo studio, condotto attraverso un’analisi minuziosa, ha rilevato l’esistenza di un impianto concepito meticolosamente in relazione non solo alla scelta, ma anche alla predisposizione delle monete, determinato dal preciso intento di creare collegamenti e richiami ricorrenti tra i personaggi raffigurati, nell’ottica della ricostruzione dei legami di legittimazione della successione imperiale. Le monete d’oro reimpiegate nella decorazione della patera evidenziano, dunque, la costruzione di un vero e proprio percorso ideologico, finalizzato alla celebrazione della dinastia severiana, consolidatasi attraverso la procedura di autoadozione all’interno della domus antonina promossa da Settimio Severo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
