Oggetto del saggio è la "casa del mare" della Federazione dei fasci di Mantova, costruita a Milano Marittima nel 1932-1933 su progetto dell'ingegnere Ciro Martignoni. Si tratta di una delle prime grandi colonie marine costruite a Milano Marittima, e la sua costruzione segna anche un momento di ripensamento e di cesura nello sviluppo della città giardino progettata da Giuseppe Palanti nel 1912. Della vicenda della colonia Mantovana il saggio evidenza la rapida ma delicata fase di decisione della localizzazione e della costruzione dell'edificio, e analizza l'architettura dell'edificio riconducendola all'interno della cultura igienista che ancora permeava questo tipo di costruzioni, come testimoniano analoghe realizzazioni di ospizi marini e colonie di vacanza sulla costa romagnola (dall'Ospizio Marino Provinciale Bolognese di Giulio Marcovigi a Rimini del 1912, alla colonia Bolognese di Ildebrando Tabarroni a Rimini nel 1932), ed anche la loro diffusione nelle riviste e nei manuali d'architettura dell'epoca (come testimonia nel 1927 il Manuale dell'Architetto di Daniele Donghi, dove le colonie marine appaiono all'interno del capitolo dedicato agli stabilimenti sanitari).
La casa del mare della Federazione dei fasci di Mantova a Milano Marittima (1932-1933) / V. Balducci. - STAMPA. - (2012), pp. 39-44.
La casa del mare della Federazione dei fasci di Mantova a Milano Marittima (1932-1933)
BALDUCCI, VALTER
2012
Abstract
Oggetto del saggio è la "casa del mare" della Federazione dei fasci di Mantova, costruita a Milano Marittima nel 1932-1933 su progetto dell'ingegnere Ciro Martignoni. Si tratta di una delle prime grandi colonie marine costruite a Milano Marittima, e la sua costruzione segna anche un momento di ripensamento e di cesura nello sviluppo della città giardino progettata da Giuseppe Palanti nel 1912. Della vicenda della colonia Mantovana il saggio evidenza la rapida ma delicata fase di decisione della localizzazione e della costruzione dell'edificio, e analizza l'architettura dell'edificio riconducendola all'interno della cultura igienista che ancora permeava questo tipo di costruzioni, come testimoniano analoghe realizzazioni di ospizi marini e colonie di vacanza sulla costa romagnola (dall'Ospizio Marino Provinciale Bolognese di Giulio Marcovigi a Rimini del 1912, alla colonia Bolognese di Ildebrando Tabarroni a Rimini nel 1932), ed anche la loro diffusione nelle riviste e nei manuali d'architettura dell'epoca (come testimonia nel 1927 il Manuale dell'Architetto di Daniele Donghi, dove le colonie marine appaiono all'interno del capitolo dedicato agli stabilimenti sanitari).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.