La categoria degli analisti finanziari sembra aver iniziato ad interessarsi concretamente, sia a livello internazionale che nazionale, dell’opportunità di valutare le potenzialità future delle imprese sulla base del capitale intellettuale posseduto, anche attraverso la conduzione di studi e ricerche finalizzati a sviluppare adeguati strumenti di misurazione (come il modello tridimensionale AIAF). Si tratta comunque di ricerche che non hanno ad oggetto gli operatori di PE/VE e che, dunque, non tengono conto delle particolari finalità e caratteristiche possedute da questi soggetti e dalle imprese da essi partecipate. Solo Ribeiro e Tironi (2006) hanno tentato di analizzare i criteri di valutazione adottati dai fondi di PE/VC nel vagliare investimenti contenenti asset immateriali. Di conseguenza, in questo lavoro ci siamo posti un duplice obiettivo: 1. comprendere se e come i fondi di PE/VC valutano gli intangibles: se hanno lo stesso peso degli elementi materiali ai fini della decisione di investimento, quali sono i singoli elementi immateriali considerati maggiormente rilevanti e quali strumenti valutativi utilizzano; 2. verificare se tali operatori spingono le aziende partecipate verso una maggiore attenzione alle risorse immateriali durante il periodo di investimento, anche attraverso l’introduzione di sistemi manageriali utili alla gestione degli intangibles, fungendo così da strumento di acculturazione delle imprese sulla valenza strategica degli intangibles. La metodologia di ricerca utilizzata si è basata sulla conduzione di alcune interviste con gestori di fondi, business analysts e advisor di fondi di investimenti, nonché su colloqui diretti con imprenditori, amministratori e/o top manager delle aziende oggetto di acquisizione. Si tratta, cioè, di una ricerca di tipo qualitativo, in quanto la natura strategica delle informazioni oggetto di indagine e l’atteggiamento di riservatezza di molti fondi di investimento non consentono la realizzazione di uno studio sistematico su tutte le operazioni avvenute in Italia.
S. Aureli, M. Ciambotti, F. Salvatori (2010). La valutazione ed il controllo delle risorse immateriali nelle aziende partecipate dai fondi di private equity e venture capital. BOLOGNA : Il Mulino.
La valutazione ed il controllo delle risorse immateriali nelle aziende partecipate dai fondi di private equity e venture capital
AURELI, SELENA;
2010
Abstract
La categoria degli analisti finanziari sembra aver iniziato ad interessarsi concretamente, sia a livello internazionale che nazionale, dell’opportunità di valutare le potenzialità future delle imprese sulla base del capitale intellettuale posseduto, anche attraverso la conduzione di studi e ricerche finalizzati a sviluppare adeguati strumenti di misurazione (come il modello tridimensionale AIAF). Si tratta comunque di ricerche che non hanno ad oggetto gli operatori di PE/VE e che, dunque, non tengono conto delle particolari finalità e caratteristiche possedute da questi soggetti e dalle imprese da essi partecipate. Solo Ribeiro e Tironi (2006) hanno tentato di analizzare i criteri di valutazione adottati dai fondi di PE/VC nel vagliare investimenti contenenti asset immateriali. Di conseguenza, in questo lavoro ci siamo posti un duplice obiettivo: 1. comprendere se e come i fondi di PE/VC valutano gli intangibles: se hanno lo stesso peso degli elementi materiali ai fini della decisione di investimento, quali sono i singoli elementi immateriali considerati maggiormente rilevanti e quali strumenti valutativi utilizzano; 2. verificare se tali operatori spingono le aziende partecipate verso una maggiore attenzione alle risorse immateriali durante il periodo di investimento, anche attraverso l’introduzione di sistemi manageriali utili alla gestione degli intangibles, fungendo così da strumento di acculturazione delle imprese sulla valenza strategica degli intangibles. La metodologia di ricerca utilizzata si è basata sulla conduzione di alcune interviste con gestori di fondi, business analysts e advisor di fondi di investimenti, nonché su colloqui diretti con imprenditori, amministratori e/o top manager delle aziende oggetto di acquisizione. Si tratta, cioè, di una ricerca di tipo qualitativo, in quanto la natura strategica delle informazioni oggetto di indagine e l’atteggiamento di riservatezza di molti fondi di investimento non consentono la realizzazione di uno studio sistematico su tutte le operazioni avvenute in Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.