Tra i vari ambiti di specializzazione dell’Economia Aziendale, un campo di indagine particolarmente importante è rappresentato dal comparto delle piccole imprese, le cui peculiarità hanno fatto emergere, fin dai primi anni ’80, la necessità di individuare modelli interpretativi diversi da quelli sviluppati in letteratura con riferimento alle grandi imprese (Atti del Convegno AIDEA, 1986). In effetti, la dimensione limitata e la centralità dei fattori soggettivi legati della figura dell’imprenditore proprietario non sempre rendevano applicabili le teorie generali di governo aziendale (Marchini, 1995), ma indicavano addirittura l’esistenza di diverse tipologie di piccole imprese, aventi specifici problemi di governo e difficilmente riconducibili ad un modello unitario (Marchini, 2002). Negli ultimi anni, a seguito dell’incremento dei flussi migratori verso i Paesi più industrializzati, è apparsa, all’interno di questo eterogeneo comparto, una nuova classe di imprese (c.d. ethnic and minority businesses) distinguibili in virtù della nazionalità o dell’etnia di appartenenza dell’imprenditore. Il fenomeno -indicato in Italia con il termine di imprenditorialità straniera o immigrata- ha assunto una dimensione rilevante (Caritas, 2007), apportando benefici sia economici che sociali. Tuttavia, poche e molto frammentate sono le ricerche sul tema (Aureli, 2005). Spinti dalla necessità di superare l’attuale stato delle ricerche italiane, peraltro non sempre condotte con rigore scientifico, ed integrare nella nostra dottrina lo studio di questa nuova realtà economica, ci proponiamo, innanzitutto, di analizzare le teorie interpretative sviluppate a livello internazionale nell’ambito di studi specialistici, appartenenti anche a discipline diverse, per poi verificare se la creazione ed i comportamenti di queste imprese possono essere efficacemente spiegati anche attraverso teorie aziendali generali già note, sì da riflettere sulla validità dei principi teorici costruiti nel tempo dagli studiosi di Economia Aziendale e sui potenziali benefici derivanti dall’applicazione di concetti derivanti da discipline diverse.
Aureli S. (2009). Nuovi approfondimenti di studio nell’ambito del comparto delle piccole imprese: le ethnic and minority businesses. MILANO : Franco Angeli.
Nuovi approfondimenti di studio nell’ambito del comparto delle piccole imprese: le ethnic and minority businesses
AURELI, SELENA
2009
Abstract
Tra i vari ambiti di specializzazione dell’Economia Aziendale, un campo di indagine particolarmente importante è rappresentato dal comparto delle piccole imprese, le cui peculiarità hanno fatto emergere, fin dai primi anni ’80, la necessità di individuare modelli interpretativi diversi da quelli sviluppati in letteratura con riferimento alle grandi imprese (Atti del Convegno AIDEA, 1986). In effetti, la dimensione limitata e la centralità dei fattori soggettivi legati della figura dell’imprenditore proprietario non sempre rendevano applicabili le teorie generali di governo aziendale (Marchini, 1995), ma indicavano addirittura l’esistenza di diverse tipologie di piccole imprese, aventi specifici problemi di governo e difficilmente riconducibili ad un modello unitario (Marchini, 2002). Negli ultimi anni, a seguito dell’incremento dei flussi migratori verso i Paesi più industrializzati, è apparsa, all’interno di questo eterogeneo comparto, una nuova classe di imprese (c.d. ethnic and minority businesses) distinguibili in virtù della nazionalità o dell’etnia di appartenenza dell’imprenditore. Il fenomeno -indicato in Italia con il termine di imprenditorialità straniera o immigrata- ha assunto una dimensione rilevante (Caritas, 2007), apportando benefici sia economici che sociali. Tuttavia, poche e molto frammentate sono le ricerche sul tema (Aureli, 2005). Spinti dalla necessità di superare l’attuale stato delle ricerche italiane, peraltro non sempre condotte con rigore scientifico, ed integrare nella nostra dottrina lo studio di questa nuova realtà economica, ci proponiamo, innanzitutto, di analizzare le teorie interpretative sviluppate a livello internazionale nell’ambito di studi specialistici, appartenenti anche a discipline diverse, per poi verificare se la creazione ed i comportamenti di queste imprese possono essere efficacemente spiegati anche attraverso teorie aziendali generali già note, sì da riflettere sulla validità dei principi teorici costruiti nel tempo dagli studiosi di Economia Aziendale e sui potenziali benefici derivanti dall’applicazione di concetti derivanti da discipline diverse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.