Il contributo prende in esame un complesso monumentale di Costantin Brancusi, realizzato tra il 1936 e il 1937 in Romania, per commemorare i soldati caduti a Targu-Jiu nel 1916, nel tentativo di contrastare l'offensiva tedesca. La prima parte è dedicata alla ricostruzione storica in cui il complesso ha preso forma, per passare poi all'analisi complesso monumentale: esso più che un monumento è una configurazione complessa, articolata attorno a tre unità distinte, la Porta del bacio, la Tavola del silenzio, e la Colonna senza fine. Il percorso del visitatore che attraversa questi spazi può così essere letto come una sintagmatica narrativa che prevede e mette in gioco trasformazioni successive sino alla sanzione finale. Perché il senso del monumento sia interamente intellegibile, però, è necessario accedere a contenuti e valori della cultura romena, dove la morte precoce dei giovani non ancora congiunti in matrimonio – che compromette la continuità della specie – viene compensata con il matrimonio tanatologico, ossia con la loro unione post mortem. In quest'ottico, allora, le immagino del bacio, degli alberi che si uniscono in un abbraccio, della colonna infinita acquisiscono un senso e un valore ben preciso.

Narrare la morte

CORRAIN, LUCIA
2012

Abstract

Il contributo prende in esame un complesso monumentale di Costantin Brancusi, realizzato tra il 1936 e il 1937 in Romania, per commemorare i soldati caduti a Targu-Jiu nel 1916, nel tentativo di contrastare l'offensiva tedesca. La prima parte è dedicata alla ricostruzione storica in cui il complesso ha preso forma, per passare poi all'analisi complesso monumentale: esso più che un monumento è una configurazione complessa, articolata attorno a tre unità distinte, la Porta del bacio, la Tavola del silenzio, e la Colonna senza fine. Il percorso del visitatore che attraversa questi spazi può così essere letto come una sintagmatica narrativa che prevede e mette in gioco trasformazioni successive sino alla sanzione finale. Perché il senso del monumento sia interamente intellegibile, però, è necessario accedere a contenuti e valori della cultura romena, dove la morte precoce dei giovani non ancora congiunti in matrimonio – che compromette la continuità della specie – viene compensata con il matrimonio tanatologico, ossia con la loro unione post mortem. In quest'ottico, allora, le immagino del bacio, degli alberi che si uniscono in un abbraccio, della colonna infinita acquisiscono un senso e un valore ben preciso.
2012
Narratività. Problemi, analisi, prospettive.
219
238
L. Corrain
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