Nella monografia è approfondito il tema della funzione deterrente della responsabilità civile. Il sistema attuale, fondato essenzialmente sulla regola «chi rompe paga», è la risultante di un assetto normativo originariamente rivolto a una società preindustriale. Il lavoro mette in luce l’irragionevolezza di riservare il medesimo trattamento rimediale a condotte lesive connotate da una carica affatto diversa di antisocialità. Un diritto della responsabilità civile insensibile verso i diritti e le libertà delle vittime, incapace di dare risalto alla diversa carica di antisocialità delle condotte dolose o gravemente colpose è incompatibile con il dettato costituzionale. Il monopolio del diritto pubblico sulla potestà sanzionatoria è smentito dall'esperienza degli ordinamenti giuridici stranieri presi ad esame ed è in larga parte messo in crisi dal diritto positivo interno. Svincolarsi da una concezione meramente intersoggettiva del danno consente altresì di scorgere i riflessi della singola vicenda lesiva sul sistema concorrenziale. Le proposte, de jure condito e condendo, mirano a liberare il diritto della responsabilità dal microsistema entro il quale è stato fin qui confinato. Si addiviene, per tale via, alla prospettazione di soluzioni interpretative in chiave evolutiva dell’impianto normativo esistente e alla descrizione dell’esigenza di un intervento riformatore della materia.
F. Quarta (2010). La funzione deterrente della responsabilità civile. NAPOLI : EDIZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE.
La funzione deterrente della responsabilità civile
QUARTA, FRANCESCO
2010
Abstract
Nella monografia è approfondito il tema della funzione deterrente della responsabilità civile. Il sistema attuale, fondato essenzialmente sulla regola «chi rompe paga», è la risultante di un assetto normativo originariamente rivolto a una società preindustriale. Il lavoro mette in luce l’irragionevolezza di riservare il medesimo trattamento rimediale a condotte lesive connotate da una carica affatto diversa di antisocialità. Un diritto della responsabilità civile insensibile verso i diritti e le libertà delle vittime, incapace di dare risalto alla diversa carica di antisocialità delle condotte dolose o gravemente colpose è incompatibile con il dettato costituzionale. Il monopolio del diritto pubblico sulla potestà sanzionatoria è smentito dall'esperienza degli ordinamenti giuridici stranieri presi ad esame ed è in larga parte messo in crisi dal diritto positivo interno. Svincolarsi da una concezione meramente intersoggettiva del danno consente altresì di scorgere i riflessi della singola vicenda lesiva sul sistema concorrenziale. Le proposte, de jure condito e condendo, mirano a liberare il diritto della responsabilità dal microsistema entro il quale è stato fin qui confinato. Si addiviene, per tale via, alla prospettazione di soluzioni interpretative in chiave evolutiva dell’impianto normativo esistente e alla descrizione dell’esigenza di un intervento riformatore della materia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.