La natura mutevole e polivalente del concetto di Bene Comune in epoca bassomedievale è qui analizzata in riferimento a un contesto storico ben definito, quello delle realtà urbane dell'Italia centro-settentrionale intese quali laboratori di sperimentazione del potere caratterizzati da fluidità politico-istituzionale. La Bologna dell'inizio del XIV secolo e della signoria di Taddeo Pepoli è indagata come caso particolare ed esemplificativo di alcuni aspetti salienti del processo di formazione ed evoluzione che interessò le strutture di governo delle città italiane nel corso del Trecento.
F. Roversi Monaco (2012). Bene Comune ed esperienza signorile. SPOLETO : Centro Italiano di Studi alto Medioevo - CISAM.
Bene Comune ed esperienza signorile
ROVERSI MONACO, FRANCESCA
2012
Abstract
La natura mutevole e polivalente del concetto di Bene Comune in epoca bassomedievale è qui analizzata in riferimento a un contesto storico ben definito, quello delle realtà urbane dell'Italia centro-settentrionale intese quali laboratori di sperimentazione del potere caratterizzati da fluidità politico-istituzionale. La Bologna dell'inizio del XIV secolo e della signoria di Taddeo Pepoli è indagata come caso particolare ed esemplificativo di alcuni aspetti salienti del processo di formazione ed evoluzione che interessò le strutture di governo delle città italiane nel corso del Trecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.