Educare nella terza età, educare alla terza età.

L’educazione per la terza età si presenta come un fenomeno che cresce parallelamente all’aumento della popolazione anziana attiva. Questi “nuovi discenti” e “nuovi contesti” costituiscono una sfida per la Pedagogia alla quale spetta il compito di riflettere sulle occasioni educativo-formative per la terza età, favorirle, valorizzarle, con l’obiettivo di garantire agli anziani un ruolo attivo nel panorama di una società che apprende. In questo lavoro sono state messe in evidenza alcuni significativi contributi che provengono dalle Scienze dell’Educazione aprendo interrogativi le cui risposte devono essere ricercate in ambito pedagogico. L’apprendimento nella terza età richiede alla Pedagogia di impostare nuove riflessioni sulla vecchiaia rileggendo in una chiave multigenerazionale teorie e contributi pedagogici rivolti all’educazione di altre fasce di età. Il diritto alla cittadinanza nella terza età può essere garantito attraverso un’educazione che coinvolga l’anziano nell’apprendimento e nei contesti dell’apprendimento in modo che egli possa realizzare esperienze educative significative che costituiscano sia occasioni di arricchimento personale, in termini di acquisizione di conoscenze e competenze, sia opportunità per instaurare relazioni e momenti di dialogo e scambio con l’altro, sia esso anziano, adulto o giovane. Come si possa garantire il diritto alla cittadinanza nella terza età attraverso l’educazione, quale modello di insegnamento e apprendimento sia più adatto, utile ed efficace per i discenti anziani, come si debba impostare la relazione educativa con l’anziano, come si possano favorire, attraverso l’educazione, esperienze multigenerazionali, queste sono alcune delle questioni su cui basare un approccio educativo alla la terza età. L’educazione per la terza età si presenta come un fenomeno che cresce parallelamente all’aumento della popolazione anziana attiva. Questi “nuovi discenti” e “nuovi contesti” costituiscono una sfida per la Pedagogia alla quale spetta il compito di riflettere sulle occasioni educativo-formative per la terza età, favorirle, valorizzarle, con l’obiettivo di garantire agli anziani un ruolo attivo nel panorama di una società che apprende. In questo lavoro sono state messe in evidenza alcuni significativi contributi che provengono dalle Scienze dell’Educazione aprendo interrogativi le cui risposte devono essere ricercate in ambito pedagogico. L’apprendimento nella terza età richiede alla Pedagogia di impostare nuove riflessioni sulla vecchiaia rileggendo in una chiave multigenerazionale teorie e contributi pedagogici rivolti all’educazione di altre fasce di età. Il diritto alla cittadinanza nella terza età può essere garantito attraverso un’educazione che coinvolga l’anziano nell’apprendimento e nei contesti dell’apprendimento in modo che egli possa realizzare esperienze educative significative che costituiscano sia occasioni di arricchimento personale, in termini di acquisizione di conoscenze e competenze, sia opportunità per instaurare relazioni e momenti di dialogo e scambio con l’altro, sia esso anziano, adulto o giovane. Come si possa garantire il diritto alla cittadinanza nella terza età attraverso l’educazione, quale modello di insegnamento e apprendimento sia più adatto, utile ed efficace per i discenti anziani, come si debba impostare la relazione educativa con l’anziano, come si possano favorire, attraverso l’educazione, esperienze multigenerazionali, queste sono alcune delle questioni su cui basare un approccio educativo alla la terza età. L’educazione per la terza età si presenta come un fenomeno che cresce parallelamente all’aumento della popolazione anziana attiva. Questi “nuovi discenti” e “nuovi contesti” costituiscono una sfida per la Pedagogia alla quale spetta il compito di riflettere sulle occasioni educativo-formative per la terza età, favorirle, valorizzarle, con l’obiettivo di garantire agli anziani un ruolo attivo nel panorama di una società che apprende. In ...