Descriviamo il ritrovamento di Coleia appenninica n.sp. (Coleidae VAN STRAELEN, 1925) scoperto all’interno di una concrezione a Calderino, nell'Appennino settentri (Bologna, Emilia Romagna, N Italia). In quest’area sono presenti blocchi e concrezioni del Cretaceo Inferiore e Superiore, provenienti dalla dilavazione dei clasti delle “Argille Varicolari dell’unità del Samoggia” (AVS). La scoperta di questa specie è eccezionale, non solo per la rarità dei fossili in questi blocchi, ma anche perché estende il range stratigrafico della specie almeno al Cretaceo Inferiore. Coleia appenninica n.sp rappresenta il terzo ritrovamento inconfutabile di un decapode polichelide del Cretaceo nel dominio della Tetide Alpina.
Garassino A., Pini G.A., Pasini G. (2012). Coleia Appeninica, un raro Crostaceo di circa 100 milioni di anni rinvenuto nei calanchi del Bolognese. SAVIGNANO SUL PANANRO (MO) : MUSEO CIVICO AUGUSTA REDORICI ROFFI.
Coleia Appeninica, un raro Crostaceo di circa 100 milioni di anni rinvenuto nei calanchi del Bolognese
PINI, GIAN ANDREA;
2012
Abstract
Descriviamo il ritrovamento di Coleia appenninica n.sp. (Coleidae VAN STRAELEN, 1925) scoperto all’interno di una concrezione a Calderino, nell'Appennino settentri (Bologna, Emilia Romagna, N Italia). In quest’area sono presenti blocchi e concrezioni del Cretaceo Inferiore e Superiore, provenienti dalla dilavazione dei clasti delle “Argille Varicolari dell’unità del Samoggia” (AVS). La scoperta di questa specie è eccezionale, non solo per la rarità dei fossili in questi blocchi, ma anche perché estende il range stratigrafico della specie almeno al Cretaceo Inferiore. Coleia appenninica n.sp rappresenta il terzo ritrovamento inconfutabile di un decapode polichelide del Cretaceo nel dominio della Tetide Alpina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.