Il volume fornisce il testo ebraico annotato e una versione italiana degli epitaffi incisi sulle lapidi conservate nell'attuale cimitero ebraico di Lugo, in cui si trovano sia le stele ivi trasportate dal vecchio cimitero verso il 1877 sia quelle posate successivamente. Le ampie introduzioni sulla presenza ebraica a Lugo, sulla storia del suo cimitero, sull'epitaffio come genere letterario e fonte storica e sulle moltissime fonti prodotte dagli ebrei lughesi mostrano come nel Sei-Settecento Lugo fosse uno dei centri più fecondi e importanti della cultura ebraica in Italia. Situata nel Ducato di Ferrara, la cittadina divenne di grande importanza come centro ebraico dopo che nel 1639 papa Urbano VIII ordinò a tutti gli ebrei del ducato di concentrarsi nei ghetti di Ferrara, Lugo e Cento. Anche se vantava una presenza ebraica precedente, con questo decreto papale il centro romagnolo vide un aumento esponenziale della sua popolazione ebraica, che raggiunse oltre seicento persone, pari al dieci per cento di tutti gli abitanti. Già nel tardo Cinquecento, ma specialmente durante l'età barocca, gli epitaffi divennero vere e proprie poesie in rima e ritmo, che, arricchite da citazioni bibliche e rabbiniche, costituiscono sia pregievoli documenti letterari che interessanti fonti storiche: essi forniscono preziose informazioni su personaggi noti e meno noti e sulle loro reciproche relazioni parentali. Durante lo studio delle epigrafi è stato possibile identificare la lapide di Dawid Semu'el Del Vecchio, illustre rabbino lughese che nel 1807 partecipò al Grand Sanhedrin, convocato a Parigi da Napoelone, nonché quelle di suo suocero e di altre personalità. Di grandissimo interesse per completare la ricostruzione storica si è dimostrata l'integrazione dei dati contenuti negli epitaffi con quelli contenuti nel registro dei morti della comunità di Lugo, documento che copre un arco di quasi due secoli e che oggi è conservato a New York. Un sedicesimo di immagini a colori e un indice dei nomi in ebraico e in italiano arricchiscono e rendono agevole la consultazione del volume, che nelle appendici presenta anche due cippi funerari ebraici del Cinquecento conservati a Ravenna, uno scoperto nella vicina Bagnacavallo, e due note in memoria di alcuni membri delle famiglie ebraiche lughesi Sinigaglia e Marach. Grazie alla ricomposizione delle tessere di questo affascinante mosaico, si apre al lettore uno spettacolare squarcio sulla vita e la cultura di una comunità ebraica nell'Italia settentrionale dei secoli XVII-XIX.

Il cimitero ebraico di Lugo / M. Perani; A. Pirazzini; G. Corazzol. - STAMPA. - (2011), pp. 1-222.

Il cimitero ebraico di Lugo

PERANI, MAURO;CORAZZOL, GIACOMO
2011

Abstract

Il volume fornisce il testo ebraico annotato e una versione italiana degli epitaffi incisi sulle lapidi conservate nell'attuale cimitero ebraico di Lugo, in cui si trovano sia le stele ivi trasportate dal vecchio cimitero verso il 1877 sia quelle posate successivamente. Le ampie introduzioni sulla presenza ebraica a Lugo, sulla storia del suo cimitero, sull'epitaffio come genere letterario e fonte storica e sulle moltissime fonti prodotte dagli ebrei lughesi mostrano come nel Sei-Settecento Lugo fosse uno dei centri più fecondi e importanti della cultura ebraica in Italia. Situata nel Ducato di Ferrara, la cittadina divenne di grande importanza come centro ebraico dopo che nel 1639 papa Urbano VIII ordinò a tutti gli ebrei del ducato di concentrarsi nei ghetti di Ferrara, Lugo e Cento. Anche se vantava una presenza ebraica precedente, con questo decreto papale il centro romagnolo vide un aumento esponenziale della sua popolazione ebraica, che raggiunse oltre seicento persone, pari al dieci per cento di tutti gli abitanti. Già nel tardo Cinquecento, ma specialmente durante l'età barocca, gli epitaffi divennero vere e proprie poesie in rima e ritmo, che, arricchite da citazioni bibliche e rabbiniche, costituiscono sia pregievoli documenti letterari che interessanti fonti storiche: essi forniscono preziose informazioni su personaggi noti e meno noti e sulle loro reciproche relazioni parentali. Durante lo studio delle epigrafi è stato possibile identificare la lapide di Dawid Semu'el Del Vecchio, illustre rabbino lughese che nel 1807 partecipò al Grand Sanhedrin, convocato a Parigi da Napoelone, nonché quelle di suo suocero e di altre personalità. Di grandissimo interesse per completare la ricostruzione storica si è dimostrata l'integrazione dei dati contenuti negli epitaffi con quelli contenuti nel registro dei morti della comunità di Lugo, documento che copre un arco di quasi due secoli e che oggi è conservato a New York. Un sedicesimo di immagini a colori e un indice dei nomi in ebraico e in italiano arricchiscono e rendono agevole la consultazione del volume, che nelle appendici presenta anche due cippi funerari ebraici del Cinquecento conservati a Ravenna, uno scoperto nella vicina Bagnacavallo, e due note in memoria di alcuni membri delle famiglie ebraiche lughesi Sinigaglia e Marach. Grazie alla ricomposizione delle tessere di questo affascinante mosaico, si apre al lettore uno spettacolare squarcio sulla vita e la cultura di una comunità ebraica nell'Italia settentrionale dei secoli XVII-XIX.
2011
222
9788880574187
Il cimitero ebraico di Lugo / M. Perani; A. Pirazzini; G. Corazzol. - STAMPA. - (2011), pp. 1-222.
M. Perani; A. Pirazzini; G. Corazzol
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