Un viaggio, esistenziale, interculturale, tra Russia e Italia, - tra proprio e altrui, tra "proprio-altrui" e "altrui-proprio" (M. Bachtin): S. Konegen, volto notissimo della stampa e della televisione russa, da decenni opinionista scomoda per i suoi sguardi indipendenti - a volte irriverenti - intellettualmente profondi e liberi, scrittrice, culturologa e (a ritroso nel tempo), filologa classica, diventa fotografa. E documenta la sua Italia - interiore e dunque reale - in Russia: in un luogo d'eccellenza, luogo sacro della cultura contemporanea, luogo geniale del suo genius loci, a Mosca, il MAMM di Olga Sviblova, massima esperta dell'arte fotografica contemporanea, già curatrice di diverse biennali d'arte (compresa la Biennale della nostra Venezia). Non vogliono cataloghi: ma vogliono parole, da appendere al muro, come fotografie. "Nomi, cose, città. Imena, veschi, goroda. Names, things, cities" diventa un trittico d'autore appeso, nero su bianco, vicino al bianco e nero delle sue immagini. La collaborazione alla mostra, la scrittura del testo di accompagnamento alla sua lettura, sono un gesto esplicito di S. Konegen che chiede a M. De Michiel, italiana "russificata" secondo una definizione amata dai russi, una sua propria lettura, attraverso la letteratura altrui. Il testo esiste in un esemplare numerato e firmato (in italiano, russo e inglese) in possesso dell'artista, controfirmato dalla curatrice O. Sviblova.
Imena, Veschi, Goroda (Nomi, cose, città), Multimedia Art Museum, Moscow (MAMM, 25 gennaio - 26 febbraio 2012) / M. De Michiel; S. Konegen; O. Sviblova. - (2012).
Imena, Veschi, Goroda (Nomi, cose, città), Multimedia Art Museum, Moscow (MAMM, 25 gennaio - 26 febbraio 2012).
DE MICHIEL, MARGHERITA;
2012
Abstract
Un viaggio, esistenziale, interculturale, tra Russia e Italia, - tra proprio e altrui, tra "proprio-altrui" e "altrui-proprio" (M. Bachtin): S. Konegen, volto notissimo della stampa e della televisione russa, da decenni opinionista scomoda per i suoi sguardi indipendenti - a volte irriverenti - intellettualmente profondi e liberi, scrittrice, culturologa e (a ritroso nel tempo), filologa classica, diventa fotografa. E documenta la sua Italia - interiore e dunque reale - in Russia: in un luogo d'eccellenza, luogo sacro della cultura contemporanea, luogo geniale del suo genius loci, a Mosca, il MAMM di Olga Sviblova, massima esperta dell'arte fotografica contemporanea, già curatrice di diverse biennali d'arte (compresa la Biennale della nostra Venezia). Non vogliono cataloghi: ma vogliono parole, da appendere al muro, come fotografie. "Nomi, cose, città. Imena, veschi, goroda. Names, things, cities" diventa un trittico d'autore appeso, nero su bianco, vicino al bianco e nero delle sue immagini. La collaborazione alla mostra, la scrittura del testo di accompagnamento alla sua lettura, sono un gesto esplicito di S. Konegen che chiede a M. De Michiel, italiana "russificata" secondo una definizione amata dai russi, una sua propria lettura, attraverso la letteratura altrui. Il testo esiste in un esemplare numerato e firmato (in italiano, russo e inglese) in possesso dell'artista, controfirmato dalla curatrice O. Sviblova.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.