La nozione di “narratività” viene affrontata all’interno delle così dette scienze cognitive ad almeno tre livelli di pertinenza differenti, e coinvolge più precisamente: i) l’applicazione di alcuni degli strumenti di analisi elaborati all’interno delle scienze cognitive alla logica della narrazione, e più in particolare allo storytelling; ii) l’indagine sul modo in cui le storie rappresentano uno strumento per il pensiero, o meglio, svolgono una funzione di problem-solving e di organizzazione cognitiva dell’esperienza; iii) il modo in cui alcuni assunti di base delle scienze cognitive cambiano radicalmente nel momento stesso in cui la nozione di narratività viene introdotta all’interno di queste ricerche. Più in particolare, ci si occupa qui di come la narratività viene a influenzare, modulare e trasformare il modo in cui pensiamo la cognizione. In ognuno di questi tre livelli la narratività è rispettivamente i) l’oggetto di analisi di una teoria cognitiva; ii) lo strumento di analisi per una teoria cognitiva; iii) il grimaldello attraverso cui modificare e trasformare una teoria cognitiva. In questo articolo renderemo brevemente conto dei punti i) e ii) nella prima parte del saggio e ci occuperemo estensivamente del punto iii) nella seconda parte. È infatti proprio il punto 3 quello che presenta tangenze di estremo interesse per la tradizione e l’epistemologia semiotica.
C. Paolucci (2012). Narratività e cognizione. Un percorso di frontiera tra semiotica e scienze cognitive. BOLOGNA : Bononia University Press.
Narratività e cognizione. Un percorso di frontiera tra semiotica e scienze cognitive
PAOLUCCI, CLAUDIO
2012
Abstract
La nozione di “narratività” viene affrontata all’interno delle così dette scienze cognitive ad almeno tre livelli di pertinenza differenti, e coinvolge più precisamente: i) l’applicazione di alcuni degli strumenti di analisi elaborati all’interno delle scienze cognitive alla logica della narrazione, e più in particolare allo storytelling; ii) l’indagine sul modo in cui le storie rappresentano uno strumento per il pensiero, o meglio, svolgono una funzione di problem-solving e di organizzazione cognitiva dell’esperienza; iii) il modo in cui alcuni assunti di base delle scienze cognitive cambiano radicalmente nel momento stesso in cui la nozione di narratività viene introdotta all’interno di queste ricerche. Più in particolare, ci si occupa qui di come la narratività viene a influenzare, modulare e trasformare il modo in cui pensiamo la cognizione. In ognuno di questi tre livelli la narratività è rispettivamente i) l’oggetto di analisi di una teoria cognitiva; ii) lo strumento di analisi per una teoria cognitiva; iii) il grimaldello attraverso cui modificare e trasformare una teoria cognitiva. In questo articolo renderemo brevemente conto dei punti i) e ii) nella prima parte del saggio e ci occuperemo estensivamente del punto iii) nella seconda parte. È infatti proprio il punto 3 quello che presenta tangenze di estremo interesse per la tradizione e l’epistemologia semiotica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.