Il matrimonio tra pluralismo culturale e veritas del diritto divino

Il contributo si sofferma sulle sfide che l'inculturazione pone al diritto matrimoniale canonico. Si tratta di comprendere in che maniera il diritto della Chiesa su questo istituto fondamentale può lasciarsi plasmare e penetrare dall'apporto di culture diverse rispetto a quella, tendenzialmente europea ed occidentale, nella quale è stato incubato e di cui si è prevalentemente alimentato. Da una parte premono per ricevere rilevanza giuridica mentalità e prassi in materia di matrimonio e relazioni familiari di paesi lontani dall'antico continente raggiunti dall'evangelizzazione. Dall'altra parte il matrimonio, così come regolato nel Codice di Diritto Canonico del 1983, sembra ormai estraneo ed incomprensibile pure agli uomini dei luoghi di antica cristianità, connotati da una secolarizzazione sempre più dilagante. Sono equilibri difficili da raggiungere poiché qualunque modifica, aggiornamento, recezione all'interno del matrimonio canonico deve mantenersi comunque compatibile e non vulnerare quel nucleo forte di diritto divino che regge l'istituto e ne costituisce il fondamento veritativo intrasgredibile.