Uno dei temi centrali odierni nella formazione dei sistemi documentali digitali è quello della costituzione di archivi d’immagini che descrivano fedelmente le infor-mazioni del sistema fisico analogico originale. L’istanza operativa odierna richiede procedure e strumenti di digitalizzazioni a basso costo, usati da personale non-specializzato (tipicamente storici dell’arte, archivisti, ecc.), sfruttando le attuali tec-nologie, ormai sistemi maturi capaci di restituire ogni documento 2D o manufatto 3D almeno dotato delle sue proprietà materiche e formali originali. Si tratta di un problema concettualmente semplice - la replica di un oggetto fedel-mente a se stesso – la cui soluzione comporta non l’utilizzo della miglior tecnologia disponibile o la più innovativa, ma la più appropriata e di facile utilizzo. La soluzione in forma semplice di questo problema se pone termine alla richiesta di riproducibilità fedele di un’originale on-demand e senza soluzione di continuità, tuttavia omette una seconda tematica fondamentale per tutti coloro che si occupano dello studio di sistemi grafici o di immagini, quella dello sfruttamento della trasposizione in digitale ai fini dell’analisi. Il presente contributo si propone di descrivere un sottosistema di questa tematica generale, quello relativo ai metodi per l’acquisizione e la restituzione tridimensionale dei disegni, intendendo con ciò tutti quei sistemi e quelle tecniche che permettono di riprodurre e mostrare analiticamente in forma percettiva la tridimensionalità del segno grafico di un originale definito in forma analogica su supporto cartaceo o co-munque piano ai fini dell’analisi visiva. L’obiettivo della tematica affrontata è, di fondo, l’analisi dei tracciamenti e delle campiture, verificando la possibilità di ricostruire il metodo dell’artista, realizzando gli strumenti per indagare le informazioni necessarie a valutare il modo con cui un sistema tipicamente monodi-mensionale, la linea, viene declinato su un supporto bidimensionale a formare altrettanti elementi costitutivi, iconici e aniconici. Ristretta al campo dell’architettura la ricerca delle strutture lineari corrisponde alla verifica della possibilità di analisi della tecnica di produzione del progetto e quindi della sua essenza. L’intervento quindi espone un nuovo metodo messo a punto da un gruppo di lavoro coordinato dallo scrivente per l’acquisizione e visualizzazione di disegni in forma tridimensionale a basso costo, senza necessità di movimentazione del disegno o di attrezzature complesse, scevro da danni per effetto dell’illuminazione. Si tratta, quindi, di un metodo particolarmente idoneo a disegni antichi che, proprio per que-sto, è stato testato su due differenti casi di studio, ben rappresentanti altrettante tipologie di disegni: uno proveniente dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, attribuito a Franco Giovanni Battista detto Semolei, Due teste di profilo, e due di Carlo Francesco Dotti (circa 1712), appartenenti al Gabinetto Disegni e Stampe del-la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna.

Una metodologia low-cost per l’analisi tramite metodi 3D di disegni antichi mantenendo la consistenza del colore / Marco Gaiani; Pier Carlo Ricci; Massimo Zancolich. - STAMPA. - (2012), pp. 15-22.

Una metodologia low-cost per l’analisi tramite metodi 3D di disegni antichi mantenendo la consistenza del colore

GAIANI, MARCO;
2012

Abstract

Uno dei temi centrali odierni nella formazione dei sistemi documentali digitali è quello della costituzione di archivi d’immagini che descrivano fedelmente le infor-mazioni del sistema fisico analogico originale. L’istanza operativa odierna richiede procedure e strumenti di digitalizzazioni a basso costo, usati da personale non-specializzato (tipicamente storici dell’arte, archivisti, ecc.), sfruttando le attuali tec-nologie, ormai sistemi maturi capaci di restituire ogni documento 2D o manufatto 3D almeno dotato delle sue proprietà materiche e formali originali. Si tratta di un problema concettualmente semplice - la replica di un oggetto fedel-mente a se stesso – la cui soluzione comporta non l’utilizzo della miglior tecnologia disponibile o la più innovativa, ma la più appropriata e di facile utilizzo. La soluzione in forma semplice di questo problema se pone termine alla richiesta di riproducibilità fedele di un’originale on-demand e senza soluzione di continuità, tuttavia omette una seconda tematica fondamentale per tutti coloro che si occupano dello studio di sistemi grafici o di immagini, quella dello sfruttamento della trasposizione in digitale ai fini dell’analisi. Il presente contributo si propone di descrivere un sottosistema di questa tematica generale, quello relativo ai metodi per l’acquisizione e la restituzione tridimensionale dei disegni, intendendo con ciò tutti quei sistemi e quelle tecniche che permettono di riprodurre e mostrare analiticamente in forma percettiva la tridimensionalità del segno grafico di un originale definito in forma analogica su supporto cartaceo o co-munque piano ai fini dell’analisi visiva. L’obiettivo della tematica affrontata è, di fondo, l’analisi dei tracciamenti e delle campiture, verificando la possibilità di ricostruire il metodo dell’artista, realizzando gli strumenti per indagare le informazioni necessarie a valutare il modo con cui un sistema tipicamente monodi-mensionale, la linea, viene declinato su un supporto bidimensionale a formare altrettanti elementi costitutivi, iconici e aniconici. Ristretta al campo dell’architettura la ricerca delle strutture lineari corrisponde alla verifica della possibilità di analisi della tecnica di produzione del progetto e quindi della sua essenza. L’intervento quindi espone un nuovo metodo messo a punto da un gruppo di lavoro coordinato dallo scrivente per l’acquisizione e visualizzazione di disegni in forma tridimensionale a basso costo, senza necessità di movimentazione del disegno o di attrezzature complesse, scevro da danni per effetto dell’illuminazione. Si tratta, quindi, di un metodo particolarmente idoneo a disegni antichi che, proprio per que-sto, è stato testato su due differenti casi di studio, ben rappresentanti altrettante tipologie di disegni: uno proveniente dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, attribuito a Franco Giovanni Battista detto Semolei, Due teste di profilo, e due di Carlo Francesco Dotti (circa 1712), appartenenti al Gabinetto Disegni e Stampe del-la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna.
2012
Colore e Colorimetria - Contributi Multidisciplinari
15
22
Una metodologia low-cost per l’analisi tramite metodi 3D di disegni antichi mantenendo la consistenza del colore / Marco Gaiani; Pier Carlo Ricci; Massimo Zancolich. - STAMPA. - (2012), pp. 15-22.
Marco Gaiani; Pier Carlo Ricci; Massimo Zancolich
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