Il volume raccoglie riflessioni di studiosi nazionali e internazionali intorno al decennio Settanta, decennio, focalizzando l’attenzione attorno al 1977, anno che ha visto Bologna come una delle città al centro del dibattito politico. L’idea guida è stata quella di non limitarsi a riflettere, a trent’anni di distanza, sugli eventi del marzo bolognese, ma ripensarli nel più ampio contesto nazionale e internazionale: anni la cui rilevanza storica travalica le questioni più tipicamente italiane dei movimenti, della strategia della tensione, degli inizi del terrorismo e delle misure antiterroristiche, ma chiama in causa grandi temi quali la crisi petrolifera, la fine dei “gloriosi trent’anni” del Welfare State, le contrastate vicende della “distensione” sul piano internazionale, il dichiarato esaurirsi della “spinta propulsiva” dell’Urss, ed anche, su un piano epistemologico ed intellettuale, fenomeni quali il declino di una scuola di pensiero come lo strutturalismo.
ALBERTO DE BERNARDI, VALERIO ROMITELLI, CHIARA CRETELLA (2009). Gli anni Settanta. Tra crisi mondiale e movimenti collettivi. BOLOGNA : Archetipolibri.
Gli anni Settanta. Tra crisi mondiale e movimenti collettivi
DE BERNARDI, ALBERTO;ROMITELLI, VALERIO;CRETELLA, CHIARA
2009
Abstract
Il volume raccoglie riflessioni di studiosi nazionali e internazionali intorno al decennio Settanta, decennio, focalizzando l’attenzione attorno al 1977, anno che ha visto Bologna come una delle città al centro del dibattito politico. L’idea guida è stata quella di non limitarsi a riflettere, a trent’anni di distanza, sugli eventi del marzo bolognese, ma ripensarli nel più ampio contesto nazionale e internazionale: anni la cui rilevanza storica travalica le questioni più tipicamente italiane dei movimenti, della strategia della tensione, degli inizi del terrorismo e delle misure antiterroristiche, ma chiama in causa grandi temi quali la crisi petrolifera, la fine dei “gloriosi trent’anni” del Welfare State, le contrastate vicende della “distensione” sul piano internazionale, il dichiarato esaurirsi della “spinta propulsiva” dell’Urss, ed anche, su un piano epistemologico ed intellettuale, fenomeni quali il declino di una scuola di pensiero come lo strutturalismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.