Il libro ha una parte fotografica e un dvd allegato, con un film documentario sulle tradizioni musicali oggetto di questo studio. Durata del film: 73 min., + 80 min. di esecuzioni musicali aggiuntive. All’inizio del Novecento si costituì il Regno di Serbia e Montenegro, dal quale si originerà, dopo la seconda guerra mondiale, la Federazione jugoslava. Con esso si fondò un esercito i cui soldati venivano reclutati con leva obbligatoria. Ma per le reclute provenienti dal Kosovo si rese necessaria l’istituzione di corsi speciali per insegnare loro a marciare con gli altri al ritmo del tamburo, giacché si muovevano in modo del tutto diverso dagli altri. In Kosovo il senso del ritmo si sviluppa in modo peculiare: le strutture ritmiche in uso in quell’area si fondano sulla giustapposizione di durate non proporzionali, che danno vita a forme musicali tra le più complesse e sofisticate del mondo. Queste tradizioni sono il prodotto dell’interpretazione delle musiche locali da parte di musicisti specializzati rom. Così abitanti di quel territorio diversi e marginali rispetto alle altre etnie sono indispensabili alla vita culturale anche degli altri: sono i depositari e gli interpreti specialmente qualificati della memoria musicale delle popolazioni di lingua albanese, turca, serba, gorana che abitano il Kosovo. Il cuore di questa peculiare tradizione è la musica cantata e suonata al tamburello, per i riti delle donne, da coppie di musicisti specializzati rom, donne o uomini effeminati, nella parte occidentale del Kosovo. La antica relazione tra tamburello, riti femminili, travestitismo e omosessualità è variamente attestata, dall’antichità ai nostri giorni, in una vasta area, che va dall’India a tutto il bacino del Mediterraneo. Il culto a Cibele, nera divinità femminile i cui officianti erano donne e uomini travestiti o evirati che suonavano il tamburello è tra gli antecedenti storici più diretti della tradizione kosovara. Così i più marginali tra i rappresentanti di un’etnia, di un gruppo sociale di per sé marginale sono i principali eredi e interpreti di un’antica tradizione locale, rimodellata in termini affatto peculiari. PIANO DEL LIBRO: Premessa 1. Gli effeminati, le donne la musica e i riti: antecedenti storici e riscontri etnografici 1.1 Il tamburello, la mania telestica e l'inversione sessuale 1.2 Dal travestimento pressoi Sumeri a Cibele e gli effeminati in area latina 1.3 La Madonna di Montevergine e i femminielli 1.4 I rom e sanra Rosalia 1.5 Gli hijra in India 1.6 Gli effeminati e la musica in area islamica 1.7 Il tamburello, gli effeminati e il lamento funebre 1.8 Un inizio di ricerca in Marocco: i figli di Melika 2. In Kosovo: le feste e la musica, i protagonisti 2.1 Alle origini della complessità: brevissima nota introduttiva al Kosovo e ai suoi abitanti (di Silvia Bruni, 6 pag.) 2.2. I rom, le feste, la musica 2.3Le feste di nozze: konajeja, o il ipanto della sposa 2.4 La musica: il sistema delle kajda 2.5 Amen theren e musika ano vast! (Noi abbiamo la musica nelle braccia!): Hatixhe Korlak (di Silvia Bruni, 28 pag.) 3. Metodi della ricerca: le immagini e la musica 3.1. Il musicologo come Orfeo: etnologia, iconografia, fotografia 3.2. Note sul documentario etnomusicologico 4. Le immagini Bibliografia Il computo delle pagine è quello visualizzato su un ereader Kindle di Amazon, ed esclude le note al testo.

N. Staiti (2013). Kajda. Musiche e riti femminili tra i rom del Kosovo (con due contributi di Silvia Bruni). ROMA : Squilibri.

Kajda. Musiche e riti femminili tra i rom del Kosovo (con due contributi di Silvia Bruni)

STAITI, DOMENICO
2013

Abstract

Il libro ha una parte fotografica e un dvd allegato, con un film documentario sulle tradizioni musicali oggetto di questo studio. Durata del film: 73 min., + 80 min. di esecuzioni musicali aggiuntive. All’inizio del Novecento si costituì il Regno di Serbia e Montenegro, dal quale si originerà, dopo la seconda guerra mondiale, la Federazione jugoslava. Con esso si fondò un esercito i cui soldati venivano reclutati con leva obbligatoria. Ma per le reclute provenienti dal Kosovo si rese necessaria l’istituzione di corsi speciali per insegnare loro a marciare con gli altri al ritmo del tamburo, giacché si muovevano in modo del tutto diverso dagli altri. In Kosovo il senso del ritmo si sviluppa in modo peculiare: le strutture ritmiche in uso in quell’area si fondano sulla giustapposizione di durate non proporzionali, che danno vita a forme musicali tra le più complesse e sofisticate del mondo. Queste tradizioni sono il prodotto dell’interpretazione delle musiche locali da parte di musicisti specializzati rom. Così abitanti di quel territorio diversi e marginali rispetto alle altre etnie sono indispensabili alla vita culturale anche degli altri: sono i depositari e gli interpreti specialmente qualificati della memoria musicale delle popolazioni di lingua albanese, turca, serba, gorana che abitano il Kosovo. Il cuore di questa peculiare tradizione è la musica cantata e suonata al tamburello, per i riti delle donne, da coppie di musicisti specializzati rom, donne o uomini effeminati, nella parte occidentale del Kosovo. La antica relazione tra tamburello, riti femminili, travestitismo e omosessualità è variamente attestata, dall’antichità ai nostri giorni, in una vasta area, che va dall’India a tutto il bacino del Mediterraneo. Il culto a Cibele, nera divinità femminile i cui officianti erano donne e uomini travestiti o evirati che suonavano il tamburello è tra gli antecedenti storici più diretti della tradizione kosovara. Così i più marginali tra i rappresentanti di un’etnia, di un gruppo sociale di per sé marginale sono i principali eredi e interpreti di un’antica tradizione locale, rimodellata in termini affatto peculiari. PIANO DEL LIBRO: Premessa 1. Gli effeminati, le donne la musica e i riti: antecedenti storici e riscontri etnografici 1.1 Il tamburello, la mania telestica e l'inversione sessuale 1.2 Dal travestimento pressoi Sumeri a Cibele e gli effeminati in area latina 1.3 La Madonna di Montevergine e i femminielli 1.4 I rom e sanra Rosalia 1.5 Gli hijra in India 1.6 Gli effeminati e la musica in area islamica 1.7 Il tamburello, gli effeminati e il lamento funebre 1.8 Un inizio di ricerca in Marocco: i figli di Melika 2. In Kosovo: le feste e la musica, i protagonisti 2.1 Alle origini della complessità: brevissima nota introduttiva al Kosovo e ai suoi abitanti (di Silvia Bruni, 6 pag.) 2.2. I rom, le feste, la musica 2.3Le feste di nozze: konajeja, o il ipanto della sposa 2.4 La musica: il sistema delle kajda 2.5 Amen theren e musika ano vast! (Noi abbiamo la musica nelle braccia!): Hatixhe Korlak (di Silvia Bruni, 28 pag.) 3. Metodi della ricerca: le immagini e la musica 3.1. Il musicologo come Orfeo: etnologia, iconografia, fotografia 3.2. Note sul documentario etnomusicologico 4. Le immagini Bibliografia Il computo delle pagine è quello visualizzato su un ereader Kindle di Amazon, ed esclude le note al testo.
2013
1083
9788889009451
N. Staiti (2013). Kajda. Musiche e riti femminili tra i rom del Kosovo (con due contributi di Silvia Bruni). ROMA : Squilibri.
N. Staiti
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