Nel 1249 Enzo di Svevia, re di Sardegna, figlio naturale di Federico II, fu catturato dalle milizie del comune di Bologna durante la battaglia della Fossalta. Fino a quel momento egli era stato al fianco del padre quale legato per l'Italia, presente in ogni situazione di emergenza e sempre in armi, quasi l'alter ego dell'imperatore. Una volta catturato, fu condotto in città, dove fu tenuto prigioniero fino alla morte, avvenuta nel 1272. Intorno alla sua figura, in tempi molto precoci, iniziò a svilupparsi la costruzione di un 'mito' cittadino: l'invenzione della tradizione e dell'insieme di leggende a lui ispirate dal momento della sua cattura costituisce il fulcro di questo studio, volto a rileggere il mito enziano nell'ambito diacronico della memoria cittadina, intesa come costruzione culturale orientata dalle esigenze della comunità.
Il Comune di Bologna e Re Enzo. Costruzione di un mito debole / F. Roversi Monaco. - STAMPA. - (2012), pp. 1-244.
Il Comune di Bologna e Re Enzo. Costruzione di un mito debole
ROVERSI MONACO, FRANCESCA
2012
Abstract
Nel 1249 Enzo di Svevia, re di Sardegna, figlio naturale di Federico II, fu catturato dalle milizie del comune di Bologna durante la battaglia della Fossalta. Fino a quel momento egli era stato al fianco del padre quale legato per l'Italia, presente in ogni situazione di emergenza e sempre in armi, quasi l'alter ego dell'imperatore. Una volta catturato, fu condotto in città, dove fu tenuto prigioniero fino alla morte, avvenuta nel 1272. Intorno alla sua figura, in tempi molto precoci, iniziò a svilupparsi la costruzione di un 'mito' cittadino: l'invenzione della tradizione e dell'insieme di leggende a lui ispirate dal momento della sua cattura costituisce il fulcro di questo studio, volto a rileggere il mito enziano nell'ambito diacronico della memoria cittadina, intesa come costruzione culturale orientata dalle esigenze della comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.