Mutsuki e Shoko sono sposati da una manciata di settimane quando il racconto ha inizio. Mutsuki è un medico, mentre Shoko lavora come traduttrice free-lance dall'italiano. Un contesto apparentemente banale, una routine matrimoniale apparentemente priva di brividi. Tuttavia, nell'alternarsi delle voci narranti dei due novelli sposi, una realtà diversa prende forma, una verità percettibile solo nello spazio ambiguo fra le due differenti prospettive che ci vengono offerte. In una società a tutt'oggi dominata dalle apparenze, nessuno dei due incarna il partner ideale: Mutsuki è omosessuale (ha anche un giovane amante fisso, Kon), e Shoko manifesta un disturbo borderline di personalità e una pericolosa tendenza alla depressione. Si tratta dunque di un matrimonio "di convenienza", consapevolmente scelto da entrambi per sfuggire alle pressioni delle rispettive famiglie, oltre che del contesto sociale. E per questo i due trovano sostegno e conforto uno nella presenza dell'altra, e la forza di non soccombere alle incalzanti richieste del mondo esterno. Un ritratto tagliente e vibrante della società giapponese contemporanea, un romanzo che ci racconta la solitudine e il bisogno di sconfiggerla, e ci consola con la possibilità di diversi modi di essere in due. Ekuni Kaori, classe 1964, esordisce sulla scena letteraria giovanissima, nel 1987, come autrice di narrativa per l’infanzia e l’adolescenza, ma il grande successo arriva per lei negli anni Novanta con il passaggio a una scrittura rivolta a un target più adulto, che riesce a raccontare con leggerezza e sottile ironia storie all’apparenza semplici eppure ricche di suggestioni. A segnare la svolta nella sua produzione è proprio il romanzo che qui si propone in traduzione, Stella stellina (Kirakira hikaru, 1991), che già contiene in nuce molti dei tratti peculiari dell’ispirazione di Ekuni: la difficoltà di stabilire rapporti autentici, di ascoltarsi, di comprendersi; il confronto costante con la solitudine che accompagna ognuno di noi (soprattutto le donne?); il peso delle norme e degli obblighi imposti dalla società.
P. Scrolavezza (2013). Stella stellina. ROMA : Atmosphere libri.
Stella stellina
SCROLAVEZZA, PAOLA
2013
Abstract
Mutsuki e Shoko sono sposati da una manciata di settimane quando il racconto ha inizio. Mutsuki è un medico, mentre Shoko lavora come traduttrice free-lance dall'italiano. Un contesto apparentemente banale, una routine matrimoniale apparentemente priva di brividi. Tuttavia, nell'alternarsi delle voci narranti dei due novelli sposi, una realtà diversa prende forma, una verità percettibile solo nello spazio ambiguo fra le due differenti prospettive che ci vengono offerte. In una società a tutt'oggi dominata dalle apparenze, nessuno dei due incarna il partner ideale: Mutsuki è omosessuale (ha anche un giovane amante fisso, Kon), e Shoko manifesta un disturbo borderline di personalità e una pericolosa tendenza alla depressione. Si tratta dunque di un matrimonio "di convenienza", consapevolmente scelto da entrambi per sfuggire alle pressioni delle rispettive famiglie, oltre che del contesto sociale. E per questo i due trovano sostegno e conforto uno nella presenza dell'altra, e la forza di non soccombere alle incalzanti richieste del mondo esterno. Un ritratto tagliente e vibrante della società giapponese contemporanea, un romanzo che ci racconta la solitudine e il bisogno di sconfiggerla, e ci consola con la possibilità di diversi modi di essere in due. Ekuni Kaori, classe 1964, esordisce sulla scena letteraria giovanissima, nel 1987, come autrice di narrativa per l’infanzia e l’adolescenza, ma il grande successo arriva per lei negli anni Novanta con il passaggio a una scrittura rivolta a un target più adulto, che riesce a raccontare con leggerezza e sottile ironia storie all’apparenza semplici eppure ricche di suggestioni. A segnare la svolta nella sua produzione è proprio il romanzo che qui si propone in traduzione, Stella stellina (Kirakira hikaru, 1991), che già contiene in nuce molti dei tratti peculiari dell’ispirazione di Ekuni: la difficoltà di stabilire rapporti autentici, di ascoltarsi, di comprendersi; il confronto costante con la solitudine che accompagna ognuno di noi (soprattutto le donne?); il peso delle norme e degli obblighi imposti dalla società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.